04 Dicembre 2013, 20:28
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PALERMO – “Per la scelta dei manager della sanità è stato il governo regionale a nominare una apposita commissione esaminatrice: mi auguro dunque che quella dell’assessore Lucia Borsellino sia solo una infelice battuta. Sarebbe grave se adesso lo stesso governo mettesse in discussione il lavoro della commissione esaminatrice e facesse rientrare dalla finestra i candidati esclusi”. Antonello Cracolici, con la consueta franchezza, interviene così sulla vicenda dei manager della sanità siciliana. Su cui oggi ha fatto irruzione la relazione dei consulenti della commissione Sanità sull’operato delle Asp siciliane. Valutazioni che, ha detto a Livesicilia l’assessore Lucia Borsellino non potranno “non essere prese in considerazione” e che dovranno “necessariamente integrare” le valutazioni della commissione di esperti nominata dall’assessorato stesso, sulla scia delle norme fissate dal decreto Balduzzi. Insomma, c’è la possibilità che qualche candidato scartato dalla selezione in corso per la valutazione dei futuri manager, possa rientrare in gioco.
L’assessore però frena. E intervistata da Livesicilia tiene a sottolineare che “lo spirito delle relazioni presentate in commissione Salute non è quello di un’interferenza nella selezione”. Selezione che resta “l’impianto principale” per la scelta dei nuovi manager”.
Principale, ma non esclusivo. Perché la selezione, che va avanti da mesi, non è, come la stessa Borsellino sottolinea, un concorso pubblico. E “l’amministrazione deve tenere conto di tutti gli elementi in proprio possesso” nel valutare la scelta dei nuovi manager. Insomma, non è affatto detto che alla fine il governo decida in perfetta sintonia con le valutazioni della commissione.
Ce n’è, insomma, per mantenere caldo il livello del dibattito. L’altolà di Cracolici suona come il preludio di una possibile polemica futura. Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità, anche lui del Pd, fa il pompiere e minimizza: “E’ opportuno fare chiarezza sulla seduta della commissione Sanità di oggi durante la quale non è stata effettuata alcuna valutazione sui ‘futuri’ manager, la cui indicazione spetta esclusivamente al governo. Oggi abbiamo analizzato un report sui risultati raggiunti nelle aziende sanitarie e ospedaliere negli ultimi tre anni”.
Insomma, Digiacomo, come del resto la Borsellino, tiene distinti i due piani. La valutazione sui tre anni passati non va confusa con la scelta dei manager futuri. “E’ opportuno ribadire che la commissione Sanità dell’Ars non ha alcuna competenza nella scelta dei manager. Per questa, come è noto, il governo ha individuato un percorso distinto attraverso una procedura selettiva – sulla quale ho più volte espresso dubbi – la cui valutazione è di esclusiva responsabilità della commissione appositamente scelta dal governo regionale”, aggiunge Digiacomo, che nell’inciso ricorda le precedenti polemiche sulla delicatissima partita della scelta dei nuovi manager della sanità.
Anche un altro deputato democratico, Pippo Laccoto, usa gli stessi argomenti di Digiacomo: “Oggi la commissione dell’Ars non ha effettuato alcuna valutazione, né d’altronde avrebbe potuto farlo. Oggi in commissione abbiamo semplicemente ascoltato il risultato di una sintesi sugli obiettivi prefissati dal Piano sanitario per il periodo 2011/2013, che dovranno tenere conto dell’ultimo trimestre 2013 non ancora compreso nell’analisi”.
“Volere accreditare l’idea che la commissione Sanità dell’Ars si possa sostituire alla valutazione del governo – aggiunge Laccoto – sarebbe una forzatura inaccettabile. D’altronde sono certo che anche l’assessore alla Salute Lucia Borsellino riaffermi la validità della procedura scelta dal governo per la selezione dei manager”.
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04 Dicembre 2013, 20:28