Cronaca

Sanità, no a logiche di spartizione. I manager giurino fedeltà ai pazienti

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28 Gennaio 2024, 07:25

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PALERMO – La sanità è di tutti e per tutti. In una società avanzata la sanità è uno degli asset più importanti e, in quanto tale, va tutelato. Non si può etichettare politicamente un’azienda sanitaria o un ospedale. La competenza va messa al primo posto, l’appartenenza di un manager non può condizionare scelte né favorire logiche politiche. I migliori sono quelli che sanno dire no anche ai loro dante causa.

Il mio auspicio è che tutti i professionisti che verranno scelti per il loro mandato giurino pur non essendo medici, così come fa chi lo è, sul giuramento di Ippocrate, per il bene del malato e per una sanità volta alla ricerca e all’innovazione, libera e incondizionata.

È necessario fare questo salto di qualità, con la politica che si spoglia di questo “ius primae noctis” da esercitare su chi nomina, oppure resteremo ad una sanità medievale.

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Sono stato un manager della sanità direttamente nominato e non ho ceduto a nessun compromesso. La Democrazia Cristiana è pronta a sgomberare il campo da dubbi di trasparenza sui metodi delle scelte sulla sanità. Se qualcuno pensa che siamo attaccati ad una politica di spartizione vecchio stile non ha capito nulla.

*L’autore è Stefano Cirillo, segretario regionale della Democrazia cristiana in Sicilia.

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28 Gennaio 2024, 07:25

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