10 Gennaio 2013, 18:14
2 min di lettura
PALERMO – Il rettore Roberto Lagalla ha scritto una lettera all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, esprimendo riserve sulle modalità di nomina del nuovo commissario straordinario del Policlinico di Palermo e valutando l’opportunità di differire l’efficacia del provvedimento.
Il nuovo commissario è Renato Li Donni al posto di Mario La Rocca. Una richiesta, quella del rettore, che entra nel metodo e non nel merito dell’avvicendamento: il rettore esprime anzi “apprezzamento per le note qualità professionali del dirigente destinato a subentrare nell’incarico”. Lagalla invece esprime “fondate perplessità in ordine alla modalità che hanno caratterizzato l’avvicendamento, maturato in carenza di un adeguato e formale rapporto di concertazione preventiva” con i vertici dell’Università.
“Vero è – continua la lettera – che l’individuazione della responsabilità commissariale è, di fatto, normativamente sottratta all’obbligo di intesa con l’istituzione accademica, ma certamente non le sfugge come, costituendo il Policlinico ente strumentale dell’Università, la ricerca di una condivisione tra le parti resti un atto di intuibile sensibilità istituzionale e di legittimo riconoscimento delle autonome prerogative dell’Ateneo che, da parte sua, continua a investire proprie e cospicue risorse per il funzionamento e l’adeguamento strutturale del complesso ospedaliero universitario”.
Peraltro il rettore rileva che “la rimozione del preesistente commissario, già direttore generale dell’azienda Policlinico, si pone in apparente contrasto” con quanto previsto al momento dell’affidamento dell’incarico, cioè che sarebbe durato “sino alla nomina del titolare da parte del nuovo governo della Regione”. Non, quindi, un nuovo commissario straordinario. Lagalla dà atto al manager uscente di avere compiuto il proprio lavoro “difficile e complesso, con impegno e dedizione”. Alla sua diretta funzione, dice, “non possono essere ascritte alcune incongruenze di natura prettamente sanitaria emerse nel corso di recenti accessi ispettivi”.
Il preside della facoltà di Medicina, Giacomo Di Leo, nel condividere l’iniziativa del rettore, sottolinea come “in seno al Policlinico si sta dando seguito a un articolato e complesso processo di ristrutturazione edilizia e di riorganizzazione funzionale con dirette refluenze sulla didattica e sulla ricerca”. Conclude il rettore: “Duole quindi rilevare come, in presenza di determinazioni che appaiono ispirate a un ampio livello di discrezionalità, l’assessorato e con esso il governo regionale non abbiano ritenuto di pervenire, per tempo, a formali e preventive intese con l’amministrazione universitaria. Al contrario, si è scelto di addivenire, peraltro con disuniformità di comportamento sul territorio regionale e tra gli stessi Policlinici universitari, a una decisione unilaterale che disconosce le prerogative accademiche e che rischia di inficiare il principio della leale e paritaria collaborazione tra istituzioni pubbliche di rilevante interesse per la Regione siciliana”.
Pubblicato il
10 Gennaio 2013, 18:14