13 Maggio 2015, 11:13
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PALERMO – Il Tar dà ragione alla Santex e torto all’Azienda sanitaria di Palermo. L’aggiudicazione della tanto discussa gara per la fornitura dei pannoloni era legittima. Era stata l’Asp a revocare il bando dopo che la mega fornitura di 41 milioni per cinque anni era finita sotto inchiesta. Secondo la Procura, che raccolse le denunce del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell’assessore Lucia Borsellino, l’ex manager Salvatore Cirignotta avrebbe fatto pressioni affinché vincesse la multinazionale Fater. Cirognotta è stato rinviato a giudizio.
Nel febbraio 2013, quando l’ex magistrato era già stato allontanato, la Regione decise di cambiare il sistema di distribuzione dei pannoloni per anziani. Solo che, pochi giorni dopo, la Procura dissequestrò il bando e il 23 febbraio ad aggiudicarsi la gara fu la vicentina Santex che ebbe la meglio proprio sula Fater, offrendo 7 milioni e 800 mila euro all’anno, contro una base d’asta di 8 milioni 433 euro.
Il 5 dicembre 2013, quando arrivò alla guida dell’Asp, l’attuale manager Antonino Candela decise di revocare la gara ormai aggiudicata. Da qui il ricorso della Santex a cui il Tar ha dato ragione: la delibera del 5 dicembre è stata annullata. La decisione, di cui non si conoscono le motivazioni, è della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale composto da Nicolò Monteleone (presidente), Roberto Valenti (consigliere) e Maria Cappellano (estensore). Oggi i pannoloni vengono distribuiti agli anziani attraverso la ricetta del medico, mentre la Santex prevedeva la distribuzione casa per casa. La sentenza è di primo grado, non si sa ancora se l’Asp vorrà appellarsi.
In realtà, il Tar si era già pronunciato sulla vicenda, sostenendo un anno fa che bene aveva fatto l’Asp a stoppare la gara: “Agli atti impugnati – dissero i giudici – è sotteso il perseguimento del superiore interesse pubblico ad evitare la parvenza di una possibile alterazione, anche potenziale, dell’operato della commissione di gara”. Solo che il Cga disse poi che la Santex nulla c’entrava con il quadro a tinte fosche sfociato nella presunta turbativa d’asta. Il Tar nella nuova sentenza potrebbe essersi allineato al Consiglio di giustizia amministrativa.
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13 Maggio 2015, 11:13