Sanità, precari e concorsi | “Prima le graduatorie”

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21 Gennaio 2015, 15:13

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PALERMO – Nessun nuovo concorso per assunzioni o mobilità nella Sanità siciliana se non si sbloccano prima quelli già banditi, e in parte già espletati, e poi bloccati dall’assessorato regionale alla Salute. Lo chiedono a gran voce i lettori di Livesicilia dopo il nostro articolo sui concorsi “finiti nelle nebbie” delle Asp siciliane, nell’ambito del nostro Osservatorio (continuate a inviarci le vostre segnalazioni a redazione@livesicilia.it) sui concorsi mai conclusi. Ma tutto dipenderà dalle piante organiche delle aziende sanitarie che saranno rimodulate dopo la pubblicazione del nuovo Piano della rete ospedaliera sulla Gazzetta ufficiale della regione siciliana.

I CONCORSI BLOCCATI

Intanto, al nostro Osservatorio è arrivata una pioggia di segnalazioni. Una procedura di mobilità per quattro posti di tecnico della prevenzione bandita dall’Asp di Trapani, un concorso per cinque posti di dirigente farmacista all’Arnas Garibaldi di Catania del 2012, un concorso per direttore di struttura complessa di Urologia all’ospedale Papardo di Messina del 2011, un concorso dell’Asp di Enna per il posto di direttore U.O.C. di Medicina d’urgenza, una procedura di mobilità regionale per infermieri indetta nel 2012 dall’Asp di Ragusa.  La motivazione per l’interruzione delle selezioni è sempre la stessa: con l’applicazione del decreto Balduzzi, “è stato disposto il divieto di procedere alla copertura di posti vacanti, fino alla definizione del processo di rifunzionalizzazione della rete ospedaliera e del successivo procedimento di ricollocazione del personale”, spiega una nota dell’assessorato.

“Vorrei ricordare all’assessore Borsellino – scrive un nostro lettore – che esiste dal 2011 una graduatoria definitiva per il bacino della Sicilia orientale per mobilità e concorso per tecnici di radiologia e personale del comparto (infermieri, ostetriche, fisioterapisti, etc…). È ibernato per varie motivazioni burocratiche. Ora si parla della riapertura e l’indizione di nuovi concorsi. Bene, ma che si tenga conto anche della presenza di professionisti che aspettano da anni di essere chiamati, perché vincitori di concorso legalmente vinto, appunto”. La domanda è proprio questa: l’assessorato manderà in soffitta i concorsi già banditi, in parte espletati e poi bloccati, in favore di nuove selezioni o ripartirà da dove ci si era fermati?

LE NUOVE PIANTE ORGANICHE DELLE ASP

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“Resa esecutiva la nuova Rete ospedaliera (la cui pubblicazione è attesa sulla Gurs del 23 gennaio, n.d.r.) – spiega Letizia Di Liberti, dirigente dell’assessorato regionale alla Salute – inizierà una fitta collaborazione tra le Asp e l’assessorato per costruire le nuove piante organiche. È presumibile pensare che, sulla base del nuovo Piano, ci saranno strutture con personale in eccedenza che dovrà essere riassorbito. Si procederà dunque immediatamente alle eventuali riallocazioni. Soltanto dopo questo passaggio si penserà a coprire i posti vacanti residui”. E si procederà, secondo le indicazioni dell’assessorato, in questa maniera: il 50 percento dei posti sarà destinato alla stabilizzazione dei precari, così come previsto da disposizioni ministeriali; per l’altro 50 percento dei posti ci sono ancora dei dubbi sulle modalità con cui saranno occupati. In ballo ci sono le graduatorie già esistenti, sia di mobilità che di concorsi già espletati; i concorsi iniziati e sospesi (per esempio allo step della prova scritta), la possibilità di nuovi concorsi. “Le graduatorie ufficiali che sono rimaste sospese – spiega Di Liberti – sia di mobilità che derivanti da concorsi completati avranno la priorità rispetto all’indizione di nuovi concorsi”.

Meno chiaro, ancora, cosa succederà ai concorsi sospesi in corso d’opera: per questo, si aspetta il parere dell’avvocatura. I tempi, dunque, non saranno brevi, anche perché per ogni passaggio è prevista anche la consultazione con i sindacati.

 PROCEDURE CONCORSUALI

E c’è un altro aspetto delle selezioni nelle Asp che ha fatto infuriare alcuni nostri lettori: “L’inserimento del colloquio nelle procedure di Mobilità, oltre ad essere fuori legge ai fini della formulazione della graduatoria finale, è l’unico e indispensabile strumento in mano al referente locale per pilotare queste assunzioni. Come mai la prova colloquio non è prevista per la mobilità di Insegnanti e magistrati?”, scrivono alla nostra redazione. Ma dall’assessorato chiariscono che non c’è nulla di illegittimo: “Per le procedure di mobilità, e secondo i regolamenti aziendali approvati anche dai sindacati, è facoltà dell’azienda decidere di svolgere anche un colloquio con i candidati”.

 

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21 Gennaio 2015, 15:13

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