Cronaca

Sanità, quasi un medico su due pensa alla pensione anticipata

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29 Dicembre 2023, 10:09

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ROMA – Il 46% dei medici pensa alla pensione anticipata e il 38,7% dei non pensionabili vorrebbe lasciare il pubblico. Uno su dieci inoltre vorrebbe cambiare mestiere, ma circa il 70% degli ospedalieri vede ancora nel Servizio sanitario nazionale un baluardo del diritto alla salute, che mette le ragioni assistenziali davanti a quelle economiche. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri, su un campione rappresentativo di camici bianchi di tutte le regioni italiane.

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La motivazione maggiore al pensionamento anticipato (57%) è la paura di un taglio all’assegno pensionistico, magari con misure retroattive, mentre il 30% indica gli eccessivi carichi di lavoro; la bassa retribuzione motiva invece poco più del 2% e la voglia di chiudere la carriera all’estero il 9%. Ma anche chi non è in età da pensione, nel 38% dei casi valuta di lasciare il servizio pubblico: il 21% per andare nel privato, il 4% all’estero e un 12% di scoraggiati pensa di cambiare del tutto attività. Il 36% di intervistati poi alle condizioni attuali, potendo tornare indietro nel tempo, non farebbe più il medico. I dati indicano inoltre che meno di un medico su dieci (il 9,8%) pensa invece che gli straordinari meglio retribuiti possano risolvere il problema delle liste di attesa; per il 41,2%, invece, il problema dovrebbe essere affrontato assumendo personale.

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29 Dicembre 2023, 10:09

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