29 Novembre 2024, 06:00
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PALERMO – “Sanità, in Sicilia ci sono riduzioni del 20% del budget e molti contratti li abbiamo firmati in autunno. Le strutture sanitarie convenzionate continuano a essere i bancomat della Regione, anticipiamo le somme, eroghiamo le prestazioni e otteniamo rimborsi minori indebitandoci”.
Elisa Interlandi, presidente nazionale di Anmed, l’associazione di medicina e diagnostica che raggruppa le strutture accreditate, lancia un nuovo allarme sulla tenuta finanziaria delle aziende che gestiscono laboratori d’analisi, centri di fisioterapia, radiologia e cardiologia.
Ma Salvatore Iacolino, il dirigente generale della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute getta acqua sul fuoco: “Porte aperte per la collaborazione”.
Secondo i dati in possesso di Interlandi, la decurtazione subìta dalle strutture si aggirerebbe intorno al 20%.
“La riduzione – spiega a LiveSicilia Elisa Interlandi – è frutto di un’errata applicazione dell’accordo che le sigle sindacali e lo stesso assessorato alla Salute avevano firmato nell’anno precedente. La determinazione dell’aggregato 2024, cioè il rimborso da distribuire alle strutture, non tiene infatti conto del fatturato del 2022-2023″.
“Alcuni ambulatori convenzionati per esempio – spiega la presidente di Anmed – hanno già esaurito il budget precedente e non ci sarà la copertura totale di quanto è stato già fatturato”.
Quest’anno tutto sembrava andare per il meglio. L’8 maggio si riuniva il tavolo tecnico, ma il verbale sarebbe stato “disatteso da Salvatore Iacolino”, sostiene Interlandi: “Diceva che avrebbero tenuto conto della media del fatturato 2022-23. Invece il decreto pubblicato in gazzetta ufficiale il 21 giugno parlava di una variabile di riduzione degli importi”.
Iacolino è certo che il budget sia stato concordato con le sigle sindacali: “In verità lo stanziamento complessivo è aumentato – dice a LiveSicilia – ma nell’applicazione completa possono esserci delle riduzioni che possono dipendere dai criteri determinati con i sindacati. Ma siamo certi che gli importi fanno riferimento al 90 % degli anni precedenti e c’è un 10 % che dipende dai criteri scelti dalle aziende, tutto è stato oggetto di confronto”.
La Regione ha fissato alcuni criteri, che sono stati premiali per molte strutture, ma non per tutti. Il presidente Renato Schifani ha anche stanziato 8 milioni di euro per la riduzione delle liste d’attesa, ma resta il nodo dei contratti.
“Dopo l’estate i contratti non erano ancora pronti – insiste Interlandi – le Asp hanno completato i documenti a settembre e ci siamo trovati tutti spiazzati”.
I convenzionati esterni hanno fatto ricorso al Tar per sospendere la clausola di salvaguardia “che costringevano a firmare senza potere impugnare il contratto del 2024”.
Gli importi sarebbero stati messi nero su bianco e sottoposti alle aziende “tra ottobre e novembre, cioè a fine anno”.
Interlandi aggiunge: “Abbiamo lavorato senza sapere quando e quanto ci avrebbero pagato, in questo modo non puoi fare una previsione di investimenti aziendali. Il dirigente di una struttura pubblica conosce a inizio anno i fondi sui quali si deve basare, la stessa cosa dovrebbe accadere a noi”.
Sulle tempistiche dei contratti, Iacolino ricorda che “il provvedimento lo abbiamo fatto ad agosto e abbiamo più volte stimolato le aziende sanitarie, quelle più grandi hanno qualche difficoltà legata alla complessità, parliamo di 1.300 strutture convenzionate”.
I convenzionati esterni “sono in difficoltà”. “Tutti gli ambulatori che hanno subìto l’abbattimento del budget – insiste Interlandi – navigano in cattive acque, perché gli importi dovrebbero essere dilazionati in 12 mesi, ma questo può avvenire solo pianificando a inizio anno. Lo Stato deve dare la possibilità a un’azienda di lavorare senza indebitarsi, anche perché nel contratto è prevista la firma, essendo accreditati non si può impugnare il contratto”.
Imprenditori e medici hanno chiesto “vari incontri”, sottolinea la presidente di Anmed, a Iacolino, “ma lui ha mantenuto la sua posizione, noi aspettiamo che il Tar Palermo e il Cga entrino nel merito dell’aggregato 2024″, conclude Interlandi.
Il direttore generale della Pianificazione strategica annuncia che nel futuro “ci saranno risorse aggiuntive, ma moderate”
Iacolino sta lavorando sul budget 2025 e assicura: “Inizieremo fin da gennaio i confronti per arrivare a soluzioni condivise, ma la porta è sempre aperta per azioni di miglioramento del sistema sanitario”.
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29 Novembre 2024, 06:00