29 Maggio 2020, 16:06
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Lavoratori della sanità pubblica e di Seus 118 ancora in attesa degli incentivi statali destinati con il “Cura Italia” a chi è stato impegnato nell’emergenza pandemica Covid-19, operatori precari e della sanità privata che in questi mesi hanno combattuto in prima linea incredibilmente esclusi dai benefici, management del sistema sanitario regionale ancora incompleto e spesso selezionato con criteri non proprio meritocratici. Sono alcuni dei temi che Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl hanno sollevato in una nota che hanno inviato all’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza. “La tensione sociale che sta via via montando tra i lavoratori rischia di raggiungere livelli di guardia estremamente alti, considerato anche che il tavolo di confronto governo-sindacati si è interrotto incomprensibilmente da oltre 40 giorni”, dicono i segretari generali regionali Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango, chiedendo una convocazione tempestiva per affrontare alcune di queste urgenti questioni.
“In questi mesi – proseguono i sindacalisti – anche grazie all’impegno di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, sia a Roma che in Sicilia, sono state approvate alcune importanti leggi (Cura Italia, Decreto Rilancio, Legge di stabilità regionale) che hanno introdotto apprezzabili interventi in favore dei lavoratori della sanità pubblica e della Seus 118. Adesso, però, è necessario dar seguito ai dettati delle norme per rendere pienamente attuabile il pacchetto di interventi. E diventa perciò imprescindibile proseguire e con la massima urgenza il confronto con le organizzazioni sindacali, così da giungere tempestivamente alla definizione degli accordi che permetteranno di ridistribuire nel modo migliore le risorse già stanziate e identificare eventuali fondi aggiuntivi per implementare la platea dei beneficiari, estendendo gli incentivi a tutti coloro i quali sono stati impegnati nella lotta al coronavirus”.
“Infine – concludono Agliozzo, Montera e Tango – in sede di convocazione, chiederemo all’assessore Razza di affrontare anche il tema “caldo” del management delle aziende del Sistema sanitario regionale. Il completamento del quadro manageriale non è più rinviabile, anche in vista dell’applicazione delle disposizioni relative all’emergenza sanitaria Covid-19, e ci aspettiamo che le nomine vengano fatte seguendo criteri più prettamente meritocratici e non seguendo logiche di appartenenza politica”.
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29 Maggio 2020, 16:06