Cronaca

Sanità territoriale integrata, il contributo chiave del terzo settore

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29 Maggio 2024, 11:25

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PALERMO – Organizzazioni non profit, cooperative sociali, fondazioni e associazioni di volontariato, tutto questo costituisce il Terzo settore.

Una realtà vasta e variegata che, in ambito sanitario, svolge un ruolo cruciale contribuendo, in maniera significativa, a colmare le lacune lasciate dal sistema sanitario pubblico e privato e offrendo una vasta gamma di servizi e supporto alla comunità difendendo i diritti dei pazienti.

L’obiettivo del terzo settore

Il loro obiettivo principale non è il profitto, ma il benessere della comunità e il miglioramento della qualità della vita. Dall’assistenza medica e supporto psicologico alla promozione della salute e della cultura della prevenzione nonché alla ricerca e innovazione.

A fronte di tutto questo, l’importanza e l’impatto sulla società da parte del Terzo settore è notevole. Confrontarsi allora sul suo ruolo chiave e sulla necessità di una nuova sanità integrata diventa prioritario e urgente.

La Missione 6 del Pnrr

L’obiettivo è stimolare un confronto tra i rappresentanti del Terzo settore e le Istituzioni sulle possibili strategie di collaborazione in prospettiva della realizzazione degli obiettivi strategici delineati dalla riforma dell’assistenza territoriale e dalla Missione 6 del Pnrr. 

Lo faremo con un convegno organizzato dalla Samot domani, giovedì 30 maggio alle 9, all’Assemblea Regionale Siciliana. La sfida sanitaria di oggi è un sistema sanitario più inclusivo, equo e sostenibile, capace di rispondere efficacemente ai bisogni di tutta la popolazione, specialmente delle fasce più deboli.

Collaborazione pubblico – privato

Del resto, una delle caratteristiche distintive del Terzo settore, è la sua capacità di collaborare sia con il pubblico che il privato. Ne potrebbero scaturire partnership virtuose: la condivisione di risorse, competenze e infrastrutture porterebbe ad un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi sanitari offerti alla popolazione.

Se il sistema privato for profit offre servizi di alta qualità e innovazione ma con un costo proibitivo per alcune fasce della popolazione, il Terzo settore eccelle nella fornitura di servizi accessibili orientati al benessere della comunità.

È attraverso la complementarità di questi due settori, sfruttando i punti di forza di entrambi, che si potrebbe giungere ad un sistema sanitario integrato.

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Utilizzare gli enti del Terzo settore per l’erogazione di servizi sanitari risulta conveniente per diverse ragioni riguardanti sia i benefici per gli utenti sia gli impatti più ampi sulla comunità e il sistema sanitario nel suo complesso.

L’assistenza domiciliare

Tra questi servizi offerti dal Terzo settore, primario è quello dell’assistenza domiciliare. In un contesto di invecchiamento della popolazione e di aumento delle malattie croniche, le cure domiciliari rappresentano un’area di fondamentale importanza all’interno del sistema sanitario.

Il ruolo cruciale del Terzo settore consiste nell’assistenza diretta, nel supporto logistico e psicologico e nella garanzia della continuità delle cure.

Le cure domiciliari migliorano infatti la qualità di vita del paziente che ha la possibilità di rimanere nel comfort della propria casa mantenendo una maggiore autonomia e connessione con i propri cari.

Un contributo di efficienza

Offrono assistenza infermieristica, psicologica, sociale ed una personalizzazione delle cure. Riducono i costi sanitari complessivi evitando ricoveri ospedalieri e degenze prolungate, alleggerendo la pressione su ospedali e case di cura, contribuendo ad un utilizzo più efficiente delle risorse sanitarie pubbliche e private.

E non dimentichiamo la formazione e il supporto che viene dato ai caregiver, spesso familiari dei pazienti.

Questi sono solo alcuni aspetti che evidenziano la necessità di valorizzare il Terzo settore a beneficio dell’intera comunità.

L’impatto sociale

L’impatto sociale è significativo: le organizzazioni lavorano per il bene collettivo offrendo supporto a comunità emarginate, promuovendo l’inclusione sociale e migliorando la qualità della vita delle persone più vulnerabili. Un’accessibilità ai servizi accompagnata da un’alta qualità degli stessi.

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29 Maggio 2024, 11:25

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