Violenza in presidi d’emergenza | “Basta passerelle postume”

di

20 Settembre 2017, 13:27

2 min di lettura

CATANIA -Non si fermano le attestazioni di solidarietà e gli interventi, dopo la brutale violenza subita, in piena notte, da una dottoressa della Guardia medica di Trecastagni. Un episodio gravissimo che ha riportato sotto i riflettori la questione sicurezza dei presidi sanitari. Per i quali occorre un intervento immediato, afferma Gaetano Palumbo, presidente dell’associazione medico sanitaria Equomed e segretaro del circolo Pd funzione universitaria. “Innanzitutto – afferma Palumbo – mi preme fortemente, esprimere la mia più piena solidarietà alla collega medico, barbaramente violentata ieri notte, alla guardia medica di Trecastagni. È un avvenimento che scuote fortemente me e tutti noi colleghi, che spesso ci troviamo in trincea, pronti a salvaguardare la salute dei cittadini”.

Palumbo si sofferma sul quadro, che definisce “drammatico” che emerge dalle notizie di cronaca. in relazione alle brutali aggressioni a danno di medici e infermieri. “Purtroppo – continua – i numerosi accadimenti di violenza avvenuti, nei nostri nosocomi e nelle guardie mediche ordinarie, delineano sempre più un quadro drammatico, in cui, spesso a farne le spese sono gli operatori dell’ambito sanitario. Sono convinto, che alla base di ciò, concorrano più fattori ,che nel tempo, abbiano portato a delle forme di violenze spesso gravissime. Mi spiego meglio – precisa: innanzitutto, non possiamo non prendere in considerazione i contesti ambientali e la subcultura dell’arroganza e della violenza che stanno dentro ai contesti citati. In secondo luogo, senza giustificazione alcuna per i gravi fatti avvenuti in questi anni, dobbiamo tenere presente la crescente esasperazione degli utenti, che spesso, si ritrovano a dover patire veri e propri calvari di attese interminabili”.

Potenziare i servizi di emergenza, potrebbe aiutare ad affrontare la degenerazione, secondo l’esponente politico. “Se le strutture di prima accoglienza fossero potenziate con maggiori risorse di personale e mezzi – dice – alcune situazioni di esasperazioni sarebbero meno esacerbate e più gestibili. Credo che si dovrebbe investire seriamente nell’ambito dell’emergenza e del primo soccorso”.

Articoli Correlati

Palumbo avanza alcune proposte, semplici, che potrebbero comunque contrastare il fenomeno. “Basterebbe garantire nei pronto soccorsi una pattuglia di guardia delle forze dell’ordine e ubicare le guardie mediche negli stessi edifici delle forze dell’ordine, presenti in tutti i comuni dell’interland metropolitano, per dare maggiori garanzie agli operatori sanitari – afferma. In poche parole, non credo di annunciare una grande scoperta, se affermo che, una volante della polizia collocata di fronte ai vari presidi, sia da deterrente per possibili atti criminali nei confronti degli operatori sanitari”.

Palumbo si scaglia contro le “passerelle postume della politica”. “Si è espressa sempre solidarietà e si sono fatte parecchie promesse, ma nei fatti, nulla è cambiato e l’ultimo episodio testimonia un immobilismo cronico – incalza. Se la politica e le istituzioni vogliono frenare una situazione di estremo degrado socioculturale, devono smetterla di intervenire a fatti compiuti, e sforzarsi invece in misure di prevenzione e sicurezza, atte, a rendere più sicuro e dignitoso il ruolo fondamentale degli operatori sanitari che quotidianamente esprimono il massimo per salvare le vite di migliaia di persone”.

Pubblicato il

20 Settembre 2017, 13:27

Condividi sui social