22 Novembre 2014, 17:51
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TORRE DEL GRIFO (CATANIA) – Mister Beppe Sannino dà la carica e rilancia. Non arretra di un millimetro rispetto a quello che dice da settimane: “Occorre lavorare, sudare ed esprimere il massimo. Esprimere il meglio”. Ed allora, domani (ore 18) arriva un Latina che è da temere ed aggredire, calcisticamente parlando. Oggi pomeriggio in conferenza stampa il tecnico rossoazzurro ha riassunto il momento.
IL RIENTRO. “Abbiamo ancora qualche problema ma rientra Rolin, che non è certamente al meglio, ma il fatto che voglia esserci a tutti i costi fa capire la grandezza di questo gruppo. Abbiamo ancora un allenamento e mezzo: vedremo. Abbiamo contro il Latina che è una squadra in salute. E noi dobbiamo guardare avanti”.
L’AVVERSARIO. “Siamo un pò pazzi. Ma a volte la pazzia è arte. Noi sappiamo di affrontare una squadra che vuole ripetere la stagione scorsa. Così come tanti dicono che arriveremo in Serie A, e questa cosa mi dà fastidio, il Latina invece vuole arrivare in Serie A. E per battere il Latina ci vuole il miglior Catania mai visto finora”.
L’ATTEGGIAMENTO. “E’ importante sempre vincere: ma vincere è difficile. Anche se noi vogliamo sempre giocare per vincere. Non siamo in un momento di svolta: siamo in uno stato utile a comprendere cosa siamo veramente. Non siamo quello che si pensava ma non siamo neanche gli ultimi. La grandezza di una squadra è anche quella del rispetto dell’avversario e per vincere dobbiamo essere più cattivi degli altri. Noi abbiamo delle difficoltà, però, credo che la bravura un pò di tutto dev’essere quella di cercare di apportare correttivi per poter soffrire di meno”.
LA MAGLIA. “Ci manca la parvenza di una rosa in cui puoi sostituire chi non c’è. In alcuni reparti siamo al completo, in altri no. Nei numeri, centrocampo e attacco danno più possibilità di scegliere. Ed allora, io punto molto sulla passione che dev’essere messa per questa maglia e questa città”.
LA PARTITA DI TRAPANI. “Dopo il 2-2 a Trapani ci siamo guardati negli occhi, ci siamo tirati anche i capelli: la lettura di Trapani è una lettura semplice. I primi dieci minuti da non ripetere mai più e poi tutto il resto della partita che abbiamo giocato da Catania. Ma io voglio il Catania del primo tempo del Varese o del secondo tempo di Trapani. Di sicuro, domani i ragazzi andranno al campo con la consapevolezza che per passare dall’altra parte della classifica dobbiamo essere concentrati”.
VIVERE ALLA GIORNATA. “Io sono un incontentabile. Raggiunto un obiettivo, guardo sempre avanti. E, allora, sono contento dell’atteggiamento della squadra? Certamente sì, ma io voglio molto di più. Tra il volere ed il vedere, ce n’è: il tempo dirà se abbiamo lavorato bene. Viviamo alla giornata: poi, a gennaio ci fermeremo tutto e capiremo dove stiamo andando e dove vogliamo andare”.
LETO. “Ha lavorato come non mai: non sono i due gol che fanno cambiare quello che riguarda un giocatore. Leto è un ragazzo intelligente: sa che c’è qualche frizione ma è solo il campo che può far ricredere sulle sue qualità anche umane. Lui è un timido. E’ una risorsa per il Catania e credo che il pubblico di Catania, che è un pubblico straordinario, vuole solo vedere ragazzi che sudano per la maglia”.
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22 Novembre 2014, 17:51