19 Maggio 2013, 23:38
2 min di lettura
PALERMO – Forse un arrivederci e non un addio. Le parole di oggi di Beppe Sannino in sala stampa, cambiano le carte sul suo futuro. Se ieri sembrava certo l’addio, questa sera al termine del campionato un po’ meno: “Ho ancora un dubbio sul mio futuro. Noi dobbiamo essere sempre stimolati, capire cosa stiamo vivendo altrimenti si muore ad occhi aperti. Il Palermo è da B? Lo scorso anno la squadra s’è salvata alla fine, quest’anno siamo retrocessi. Questo deve fare riflettere. Io però sono l’ultima persona a lamentarsi. Bisogna sicuramente sedersi ad un tavolo e parlare, capire che obiettivi si vogliono raggiungere. Non bisogna aspettare in eterno. Io ho le idee chiare. Col direttore, col presidente, parlo sempre. Però voglio i fatti. Voglio capire alcune cose, per esempio quando le cose vanno bene e quando le cose vanno male, nel senso che tutti avere capito”.
Insomma Sannino chiede fiducia, chiede di non essere esonerato dopo due passi falsi. Poi ancora sulla stagione: “Questa partita è la fotografia della stagione del Palermo, abbiamo giocato bene ma abbiamo perso. Palermo è una città dove c’è una fede, è un punto fondamentale ma vincere la Serie B non è semplice, ci vogliono calciatori che sudino la maglia. L’ho sempre detto, qui l’affetto non è mai mancato e io sono protagonista di questa situazione. Io non sono però il presidente, né la dirigenza. Sono l’allenatore, vorrei resettare tutto perché quest’anno è stato veramente brutto. Per quello che ho vissuto, ho provato a portare i ragazzi a qualcosa di miracoloso”.
Sannino prosegue il concetto in mixed zone: “Chiudiamo un anno culminato con la retrocessione. Ora dobbiamo capire come affrontare la Serie B, immaginate che derby possa essere quello col Trapani, così come le altre partite. Tutte giocheranno la partita della vita contro di noi, per più di quaranta partite. Futuro? Ho un anno di contratto, se ho dubbi sono quelli che chiunque qui a Palermo avrebbe al posto mio. Col presidente c’è dialogo, in dieci anni ha portato la squadra ai massimi livelli, adesso è questione di mentalità”.
Pubblicato il
19 Maggio 2013, 23:38