Sannino non si dà per vinto | “Le somme si tirano alla fine”

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13 Marzo 2013, 17:37

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PALERMO – Nessun grido di battaglia, poche illusioni, solo concretezza. Giuseppe Sannino, tornato a Palermo, chiede solo rispetto in vista delle ultime giornate di campionato: “Non voglio creare aspettative né fare proclami – ha detto al sito ufficiale – la gente di Palermo non ha bisogno di questo, per quello che è il Palermo in questo momento bisogna solo stare zitti. Il mio compito è di portare a termine il campionato con il massimo della dignità e del rispetto nei confronti sia del pubblico che della società, di ritrovare quel rispetto tra di noi, guardandoci in faccia e cercando di capire perché si è arrivati a questo, pensando di poter cullare un sogno di un campionato lungo dieci partite”.

Non vuol sentir parlare di Palermo già defunto: “Le somme si tirano alla fine. Uno si dà per morto quando il corpo è freddo, e io sono caldissimo. Spero lo sia anche qualcun altro. I numeri non contano niente, ormai queste tabelline è da tutto l’anno che si fanno, ma qui quel che conta è quello che si ha dentro. Il cuore, la voglia di fare questo lavoro col massimo del sacrificio. Ma non ti regala niente nessuno nella vita, siamo fortunati e dobbiamo essere delle icone, dobbiamo dare un segnale molto forte”. Sannino parla anche del rapporto con la squadra: “Dai giocatori voglio rispetto, come io rispetto loro. Il ‘vaffa’ in campo non è mancanza di rispetto, è un modo di colloquiare tra di noi. Il rispetto c’è sempre stato, i protagonisti sono i calciatori, io sono il loro capo e ci metto sempre la faccia. Vorrei che questi ragazzi, che hanno sempre dato tanto, riescano ad avere l’opportunità di far vedere questo Palermo in una classifica diversa. Raschiando possiamo riuscire a far capire alla gente che un cuore l’abbiamo anche noi”.

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Infine sul match di domenica a San Siro con il Milan: “Il problema è che noi guardiamo numeri, tabelle, e anche altre squadre. Io vorrei guardare la mia, la nostra, la vostra squadra, sapendo che ci sono partite che sulla carta sono impossibili. Si può perdere, ma con il massimo della dignità, dando il meglio. Voglio vedere la voglia di una squadra che gioca contro avversari che hanno giocato al Nou Camp contro il Barcellona. Giocando contro di loro voglio far vedere che la formica può andare più veloce di una lepre”. Domani per il Palermo seduta pomeridiana a porte aperte allo stadio “Renzo Barbera”. Orario d’inizio alle 15.

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13 Marzo 2013, 17:37

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