Sannino sprona il gruppo:| “Giocatori trovino l’orgoglio”

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29 Marzo 2013, 16:06

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PALERMO – Forse non è nemmeno corretto definirla un’ultima spiaggia. Sì, perché quella di domani contro la Roma, per il Palermo rappresenta l’ultimo barlume di speranza. Una vittoria potrebbe creare entusiasmo e convinzione nei propri mezzi. Non vincere sarebbe sinonimo di rassegnazione.

Il Palermo ha svolto al Barbera la rifinitura in vista del match di domani. Ha parlato anche il tecnico Sannino, per lui la sfida di domani è da dentro o fuori: “Abbiamo lavorato molto sulla testa, in questo momento è una situazione mentale – dice in sala stampa – non bisogna pensare più in là di questa partita. Ognuno di noi deve guardarsi dentro, cercare l’orgoglio per fare una partita che ci vede sicuramente inferiori rispetto alla Roma, ma sotto l’aspetto motivazionale, finché la matematica non ci condanna, dobbiamo essere perfetti. E’ un bivio importante. Chi fa questo lavoro deve pensare che alla fine si tirano le somme. Noi dobbiamo farlo per capire perché ci troviamo in questa situazione. Un professionista deve sempre far sì che dentro di sè si accenda qualcosa in queste partite. Bisogna trovare quel qualcosa in più individualmente. La Roma ha grandi giocatori, ma in certi momenti l’uomo è più importante del calciatore”.

Sannino sa che la pazienza è ormai terminata, basta alibi: “Sembra che si sia perso di vista il problema. Ci sono gicatori con una certa personalità. Per me è importante aver recuperato Miccoli, Barreto e Dossena, ma tutti dobbiamo stare sulla corda. Abbiamo avuto giocatori che mancano da un paio di settimane, io devo far collimare tantissime situazioni. Io credo che in una situazione tale è importante avere la voglia e la testa, ma anche la personalità. Domani chi entrerà in campo non avrà alibi”. Recuperati quindi tutti gli infortunati, convocato anche Rios rientrato solamente oggi.

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La Roma è una brutta bestia, formazione dura da domare: “Tutti gli avversari sono stati peggiori per il Palermo – precisa Sannino – non possiamo pensare alla Roma differentemente dal Chievo o dal Pescara. Stimo Zeman, è un’icona del nostro calcio, ma Andreazzoli, che è sempre stato un uomo silenzioso, ha preso una patata bollente e credo che i giocatori giochino col sorriso e con la gioia. Ha dato serenità, ha capito la chiave di lettura di questa squadra. Pensate a Perrotta che prima non giocava e ora è importante. Troveremo una squadra di campioni, dovremo essere coesi”.

Sabatini ha elogiato la coppia Perinetti-Sannino, ma il tecnico pensa solo al sodo: “Sabatini lo conosco, fa piacere che un addetto ai lavori abbia espresso certe parole nei miei confronti. Io e Perinetti abbiamo poco da sorridere però, dobbiamo vivere il momento, penso ad un’annata che non mi sarei aspettato di vivere in questo modo, speravo di dare un contributo maggiore ad una città straordinaria come Palermo, che dà la possibilità di lavorare, che merita la Serie A”.

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29 Marzo 2013, 16:06

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