16 Agosto 2014, 11:21
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CATANIA – E’ la festa per chi è emigrato lontano. E’ la festa per chi torna solo per le ferie estive, a Catania, e vuole abbracciare la Patrona. Domani si festeggia Sant’Agata d’Agosto, la ricorrenza che celebra il ritorno delle reliquie di Agata nella città etnea e, come per la festività di Febbraio, Libera Catania chiede regole e rispetto della legalità. Lo fa in una lunga nota che pubblichiamo.
“Il 17 agosto 2014, Catania è in festa per la ricorrenza dell’888º Anniversario del ritorno delle reliquie di S.Agata da Costantinopoli. Auguriamo alla città una serena giornata di celebrazioni. In questa occasione, tuttavia, dobbiamo anche ricordare che i problemi di legalità della principale manifestazione religiosa in onore di S.Agata, quella di febbraio, rimangono in massima parte irrisolti, pur tenendo conto di alcuni progressi”.
“Il Comitato per la legalità nella festa di S.Agata chiede ancora una volta al Sindaco di Catania di convocare in tempi brevi un tavolo di coordinamento tra le varie componenti della festa di febbraio, come la chiesa cattolica con le associazioni agatine, i gestori del fercolo ecc.; il Comune con le corporazioni delle candelore; la protezione civile; le forze dell’ordine ed il comitato per la legalità. Scopo di tale tavolo è quello di giungere ad una soluzione condivisa sui problemi dell’edizione di febbraio della festa”.
“A questo proposito, ci permettiamo di ricordare al Sindaco l’impegno assunto nel 2013 con Libera (Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie) per l’approvazione di un Regolamento della Festa di S.Agata, oggi tuttora inesistente. Chiediamo inoltre che le istituzioni responsabili (Prefettura, Chiesa e Comune) si riuniscano quanto prima per coordinare la loro risposta ai problemi della festa di febbraio, e che non decidano, come tutti gli anni precedenti, di incontrarsi soltanto poche settimane prima dell’evento. I più importanti problemi di legalità delle celebrazioni di febbraio sono noti: la soffocante presenza di almeno un migliaio di portatori di ceroni illegalmente accesi, la mancanza di controllo sulle attività delle corporazioni che gestiscono le candelore, l’esistenza di migliaia di venditori ambulanti abusivi. Sappiamo tutti chi trae i maggiori vantaggi da questo tipo di situazioni”.
Firmato Camarda, Ciancio, Famoso, Gurrieri
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16 Agosto 2014, 11:21