05 Febbraio 2021, 22:20
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CATANIA – “Le sembra che siamo in zona arancione? – dice una madre con la sua piccola in braccio – non si può quasi camminare. Anch’io, oggi, volevo portare la mia piccolina a guardare da vicino la Cattedrale di Sant’Agata, ho sbagliato e vado via.”
Sono centinaia i devoti che si accalcano negli ingressi tra via Etnea e via Dusmet.
Aspettano di poter arrivare davanti al cancello della Basilica Cattedrale dove le Forze dell’Ordine hanno cercato di far entrare i devoti a gruppetti in modo da non formare grandi assembramenti davanti al cancello, chiuso, della Chiesa di piazza Duomo.
In via Etnea il discorso è totalmente diverso e la folla aumenta sempre di più già dalle prime ore del pomeriggio.
Diverse pattuglie della Polizia Locale in strada e posti di controllo dell’esercito ai Quattro Canti e Piazza Stesicoro.
“Assurdo! Noi chiusi in tutti i sensi e la gente fuori senza considerare il colore “arancione” della nostra Regione – dice il titolare di un bar costretto nella zona di piazza Duomo vietata agli ingressi – io, personalmente, non ci capisco più nulla e spero che tutta questa “follia” non pregiudichi il nostro lavoro in maniera definitiva”.
Diventano sempre più numerosi i cittadini innanzi al cancello della Basilica Cattedrale.
“C’è molta confusione è vero, ma rispetto ai numeri di presenze durante la festa di Sant’Agata molti sono stati responsabili – dice francesco davanti alla transenna di piazza Università – a me basta guardare da qui anche se sappiamo benissimo il rischio che, tutti, stiamo correndo”.
La folla in via Etnea aumenta sempre di più e in lontananza si sentono i botti di piccoli fuochi d’artificio improvvisati.
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05 Febbraio 2021, 22:20
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