06 Febbraio 2023, 20:22
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CATANIA. Rientro del Fercolo di SantAgata, in Cattedrale, poco prima dell’una. Quest’anno, nel suo ritorno tra la gente, la Festa si è protratta ben oltre il previsto.
Dopo il cordone che si spezza, la caduta o inciampo di una delle statuette rappresentanti gli Apostoli, sulla estremità superiore della vara, l’incendio del maxischermo in piazza Stesicoro e il salvataggio di una signora dal fuoco dei ceri in piazza Borgo la festa/processione è giunta alle 10 davanti a via Sangiuliano per la tradizionale salita “l’acchianata”.
L’Arcivescovo Metropolita Luigi Renna era lì, prima sulla Vara poi davanti alla Santa in preghiera. Salita fatta a passo d’uomo verso via Crociferi dove, come da tradizione, c’è stato il canto delle monache di clausura. Subito dopo in via Garibaldi dritti verso la Cattedrale tra due ali di folla. E la battuta del catanese, un classico, non è mancata: “Iu sugnu pinsiunatu, ma chissi chi travagghiu fanu? Meee 6000, minimu minimu, su!”
Passare tra la gente rende bene l’idea dei tanti messaggi diffusi in questi giorni con la domanda che tutti si stanno ponendo: “Ma l’Arcivescovo contro chi, nel mondo politico, ha dedicato parte delle sue omelie?” chiede a noi Antonio presente in piazza Duomo aspettando il rientro del fercolo.
Di questi giorni della Santa si parlerà ancora per molto tempo.
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06 Febbraio 2023, 20:22
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