05 Marzo 2021, 10:30
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PALERMO – “Dopo il gol mi sono venuti in mente tutti i miei momenti, quello che ho dovuto affrontare e superare, è stato tutto una rivelazione, uno sfogo intimo, anche per dire a me stesso ci sono, nonostante tutto ci sono ancora”. Lo dichiara Mario Alberto Santana, calciatore del Palermo e autore del gol vittoria nel derby contro il Catania.
In questa stagione lo spazio per Santana non è stato tanto: “Non sono dispiaciuto. Ho aspettato, ho dimostrato di esserci, ma ho sempre lavorato, perché se non lavori non puoi dare risposte”.
Il capitano rosanero ha anche parlato dell’esonero di Boscaglia: “I risultati hanno influito sulle scelte della società, ma la colpa più grande è nostra che andiamo in campo. Mi sarei aspettato di incidere di più in campo, non solo fuori, perché mi sentivo vivo e lo dimostravo ogni giorno in allenamento. Però, ogni allenatore ha le sue idee e bisogna accettarle”.
Il capitano rosanero è consapevole che quello vinto è un derby, che solitamente fa storia a sé: “Non si può nascondere che è una partita diversa e lo sento pure io che sono palermitano acquisito. Mi è dispiaciuto sentire che non siamo un gruppo. Sono tranquillo perché so quanto valiamo e mercoledì abbiamo dato dimostrazione che il gruppo c’è”.
L’argentino ha parlato del cambio di guida tecnica: “Filippi ci conosce abbastanza perché è con noi dall’inizio. Ha trasmesso subito freschezza mentale, ci ha fatto sentire più liberi di testa che è l’unica cosa che mancava”.
“Se mi avessero predetto il gol non ci avrei mai creduto. Penso che sia un destino, però in quel destino c’è tanto lavoro e penso di meritarlo come ho meritato tutto l’affetto dei compagni, dello staff e dei dottori. Il gol me lo porto dentro finché vivo”.
L’argentino è il primo rosanero a segnare in quattro categoria, dalla Serie A alla Serie D: “Sono traguardi incredibili, traguardi che restano, tra l’altro in una città in cui resterò a vivere per tutta la vita”.
“Smettere? Non lo so – continua Santana – mi voglio godere questo finale di campionato che, sono sicuro, farà vedere un Palermo diverso. Io non so che Palermo saremo. Però se giochiamo con la compattezza e l’intensità del derby, penso che potremo piazzarci dove speriamo di arrivare e una volta là ce la possiamo giocare”.
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05 Marzo 2021, 10:30