Sant’Anna, la chiusura funziona |Ma i commercianti protestano

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30 Luglio 2014, 19:45

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PALERMO – È iniziato il processo di pedonalizzazione nella zona del centro storico. Da piazza Sant’Anna a piazza Croce dei Vespri, fino a piazza Rivoluzione da oggi è vietato il transito di auto e scooter. I commercianti e gli esercenti contestano la chiusura al traffico. Attività che risalgono agli anni ’40, da quando la merce americana veniva venduta a piazza Borsa, prima per terra, poi con licenza e infine in negozio.Era il mercato affollato dei jeans fatti di canapa e cotone. La pedonalizzazione di piazza Sant’Anna preoccupa tutti i commercianti dell’area, che temono il peggioramento della crisi nel mercato storico dei Lattarini. “Una cosa del genere – commenta un commerciante, che preferisce non essere menzionato dalla cronista – non l’abbiamo mai vista. Ci sentiamo in trappola. Come si può pensare di pedonalizzare un’area disastrata? Non esistono parcheggi né alternative per i clienti che vengono ad acquistare. Saremo costretti a chiudere”.
Invocando la necessità di lavori di recupero stradale, i commercianti contestano la chiusura al traffico e la modalità in cui il Comune intende recuperare il centro storico. Dubbi e perplessità anche in caso di emergenza: gli abitanti del centro si domandano come possano transitare ambulenze e camion dei vigili del fuoco. L’area è stata infatti delimitata da pesanti vasi in cemento, che ne rendono difficile la rimozione: l’effetto, però, è se non altro il rispetto della nuova regola. “La parola pedonalizzazione – dice il farmacista Paolo Crimaudo – presuppone che la strada in questione sia appetibile ai pedoni, per visitare la zona e i negozi. E invece la strada è disastrata, i negozi sono chiusi. Perché il turista dovrebbe venire in un quartiere deserto e pericoloso? La pedonalizzazione va fatta in un centro degno di essere visitato e vissuto”. Di fatto, non sono mai stati portati a termine i programmi di restauro e recupero del vecchio Ppe, il Piano particolareggiato esecutivo pronto da decenni. I commercianti, riunitisi tra loro, intendono chiedere al Comune la sistemazione del basolato, servizi di parcheggio, un punto di pronto soccorso, gabinetti pubblici e un piano che preveda la tutela dei negozi storici e la riapertura delle vecchie botteghe. Ma il consigliere comunale Francesco Bertolino difende la scelta: “Non si tratta di un’ordinanza dell’assessore Catania, ma di un percorso istituzionale approvato democraticamente. Non metto in dubbio che il singolo cittadino potrà subire un calo delle vendite ma la pedonalizzazione è doverosa e corretta, nulla di più rispetto alle altre città europee.” “Con la pedonalizzazione di piazza sant’Anna si restituisce ai residenti, ai commercianti, agli avventori dei locali notturni e a tutti i cittadini un altro polmone della città storica; proseguendo nell’idea di una nuova visione della intera città”, dice il presidente della Prima commissione Juan Diego Catalano.

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30 Luglio 2014, 19:45

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