25 Marzo 2016, 11:40
1 min di lettura
CATANIA – Sequestro milionario dei Ros e dei Carabinieri di Catania. Alfio Aiello e Pasquale Oliva ancora nel mirino degli inquirenti. I due sono ritenuti dai militari legati alla famiglia Santapaola-Ercolano. La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania (su richiesta della Dda) ha disposto il sequestro di beni mobili e immobili, nonche di rapporti bancari direttemente e indirettamente riconducibili ai due indagati. Il valore è di 15 milioni di euro.
La misura patrimoniale (emessa ai sensi del Codice Antimafia) si fonda dai risultati investigativi emersi nel corso delle inchieste Iblis e Caronte che hanno consentito di mettere in luce il “virulento” rapporto che esisterebbe tra mafia, imprenditoria e politica.
Alfio Aiello, fratello del capomafia Enzo, è stato condannato in secondo grado a 9 anni e otto mesi nel troncone del rito abbreviato (siamo alla vigilia del terzo grado di giudizio in Cassazione) ed è stato arrestato nell’ambito dell’indagine Caronte. Secondo gli investigatori Aiello insieme al fratello e ad Enzo Enrico Augusto Ercolano avrebbe architettato il sistema di “intestazioni fittizie” legate alla Società Servizi Autostrade del Mare.
Oliva sarebbe un uomo di vertice del gruppo mafioso di Ramacca. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Ignazio Barbagallo, Santo La Causa, Umberto Di Fazio, Giuseppe Mirabile e Paolo Mirabile hanno consentito di definire il “ruolo” all’interno di Cosa nostra catanese. Oliva è stato condannato a 18 anni anni per mafia ed estorsione. Il giudici hanno escluso il ruolo direttivo dell’imputato, che è stato processato nel troncone del rito ordinario. L’appello sta per concludersi.
Pubblicato il
25 Marzo 2016, 11:40