Sant’Elia, ricoveri superflui | E il medico paga il conto

di

18 Giugno 2012, 21:09

1 min di lettura

Più di tremila ricoveri bollati come “superflui”. Secondo la Procura, si potevano risparmiare parecchi soldi all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Ecco perché la Corte dei conti ha condannato Giuseppe Giannone, direttore dell’unità di Ostretricia e ginecologia, a risarcire 251.183 euro per il danno erariale che avrebbe provocato. Si tratta di una sentenza di primo grado che sarà certamente appellata.

Ha retto al vaglio dei giudici la ricostruzione del pubblico ministero Gianluca Albo secondo cui, Giannone sarebbe responsabile del “protrarsi negli anni dei ricoveri ingiustificati, determinando così il consolidarsi dello sperpero di denaro pubblico conseguente ai relativi costi”. In particolare, sarebbero 3199 i regimi di day hospital irregolari eseguiti tra il 2002 e il 2006. Tutti relativi a pazienti affette da disturbi del ciclo mestruale, della menopausa o da carenze ormonali. Patologie che non prevederebbero il ricovero. Almeno così emerge dalla perizia di due esperti. Di tutt’altro avviso Giannone che si è affidato a una controperizia da cui si evince che “le decisioni di procedere al ricovero delle pazienti affette da disturbi della menopausa dovevano considerarsi espressione della discrezionalità degli organi tecnici, non sindacabile sotto il profilo della responsabilità amministrativa”.

Articoli Correlati

Una tesi che non ha convinto il collegio della Corte dei conti, presieduto da Luciano Pagliaro. L’estensore e’ Tommaso Brancato, il consigliere Giuseppe Colavecchio.

Pubblicato il

18 Giugno 2012, 21:09

Condividi sui social