14 Marzo 2017, 18:54
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PALERMO – Doveva essere la partita da vincere a tutti costi quella con il Cataforio e invece arriva la sesta sconfitta consecutiva del Sant’Isidoro. Una sconfitta che fa male ai fini della classifica dove i biancorossi si trovano adesso in piena zona retrocessione e soprattutto per il morale dei ragazzi che mettono l’anima in tutte le gare raccogliendo però solo polvere e nessun punto. Per il Sant’Isidoro lo spettro della retrocessione è ormai dietro l’angolo anche se la matematica fa ancora sperare.
Nei primi minuti della partita i ragazzi di Tarantino tengono subito il pallino del gioco, ma non in maniera fluida. Nei volti dei giocatori c’è tanta tensione e preoccupazione perché sanno che questa è una partita da non fallire. Il Cataforio invece dimostra sicurezza, si difende con molto ordine sfruttando delle pericolose ripartenze che chiamano in causa il portiere Lo Piparo, ma al minuto 12 Durante riesce a portare in vantaggio il Cataforio. Si attende la reazione biancorossa, ma c’è tanta paura e un altro errore della compagine di mister Tarantino costa lo 0-2 calabrese.
Durante l’intervallo il Sant’Isidoro cerca di spronarsi provando a scrollarsi di dosso la paura dei primi minuti del match e nel secondo tempo le cose vanno decisamente meglio: grinta, cuore, tenacia e voglia di fare bene entrano in campo con i ragazzi di Tarantino creando tantissime palle gol e mettendo in crisi la difesa del Cataforio fino a quando Cascino gonfia la rete accorciando le distanze sull’1-2. L’ex Real Cefalù si rende però protagonista in negativo per una brutta entrata su un giocatore avversario che gli costa il doppio giallo e quindi doccia anticipata. Il giocatore biancorosso esce tra le lacrime, dispiaciuto nel dover lasciare i suoi compagni nel momento chiave della gara e oltre al danno arriva la beffa perché Jener porta il vantaggio del Cataforio più al sicuro ed è 1-3. La squadra di Tarantino cerca di non scoraggiarsi impensierendo più volte la difesa avversaria, al minuto 13 viene fischiato un tiro libero per il Sant’Isidoro che Piazza è bravo a concretizzare in rete per il 2-3. Tra le due formazioni salgono anche attimi di nervosismo, gli arbitri perdono il controllo della partita e nel caos totale mister Tarantino viene espulso. Dopo aver calmato gli animi, si torna a giocare con il Sant’Isidoro che schiera il portiere di movimento e diventa un totale assedio biancorosso nell’area calabrese con tantissime palle gol create, ma il portiere del Cataforio si mette in grande evidenza con strepitose parate. Al minuto 17 però non può nulla sulla conclusione di Di Carlo che riesce a far esplodere di gioia il Paladonbosco pareggiando la partita. Nemmeno il tempo di sistemare la palla a centrocampo che arriva la mazzata definitiva perché non si fa attendere la risposta avversaria che ritorna in avanti siglando il 3-4. Un gol che comporta un crollo psicologico ai ragazzi biancorossi che fino alla fine della partita non riescono più a costruire palle gol.
“Ancora una volta ci facciamo del male da soli”. Esordisce con questa frase mister Tarantino nel post gara con il Cataforio: “Abbiamo fatto tutto noi. Abbiamo concesso due ripartenze dove il Cataforio ha fatto gol, poi abbiamo pareggiato la partita sulle ali del cuore. I ragazzi hanno fatto tutto quello che potevano a livello agonistico poi dopo 10 secondi arriva il vantaggio avversario quando mancavano due minuti. Io avrei continuato con il portiere di movimento perché ho visto in difficoltà il Cataforio che considero una squadra assolutamente organizzata, forse non ha un roster all’altezza di squadre che stanno sopra in classifica, ma devo fare i complimenti a questi ragazzi che fanno un buon futsal, semplice, elementare. Già all’andata mi fecero una buona impressione, non riuscivo a capire perché fossero così in basso alla classifica, hanno confermato però di essere una buona squadra. Noi in questo momento siamo in uno stato mentale che ci ha allontanato a quello che eravamo un paio di mesi fa, tutte queste batoste ci hanno ridimensionato. Ora abbiamo una settimana di pausa e dobbiamo resettare, poi andremo in casa del Maritime che chiaramente è una squadra per noi proibitiva”.
L’ex tecnico della Mabbonath non vuole sentire la parola retrocessione: “Dobbiamo accettare il fatto che ora si deve lottare per i play out perché questo è il nostro obiettivo principale, la salvezza non è più alla nostra portata. Accettiamo questo fatto senza piagnistei e senza drammi perché all’inizio della stagione sapevamo tutti che sarebbe stato un campionato difficilissimo. Noi abbiamo fatto di tutto per salvarci direttamente, le buone prestazioni del girone di andata ci hanno fatto convincere di poter fare il miracolo però ora siamo qui ed è inutile cercare i motivi di questa situazione difficile. Comunque sia i play out sono la nostra strada per la salvezza, siamo artefici del nostro destino, non abbiamo colto le occasioni che abbiamo avuto, non abbiamo vinto le partite che c’erano da vincere. Rimangono tre partite, una è proibitiva nelle altre due però dobbiamo assolutamente ritornare nella strada della vittoria perché ci meritiamo di lottare e di restare in questa categoria con le unghie, con i denti, con le mani insanguinate. Dobbiamo assolutamente avere la forza di tenerci”.
La matematica non condanna i biancorossi, ma il morale dei ragazzi è molto basso dopo la sconfitta con il Cataforio. Le lacrime di Cascino dopo la sua espulsione è la chiara lettura della crisi della squadra, una vittoria però potrebbe far ritornare il sereno nell’ambiente biancorosso. Il turno di riposo è molto utile per il Sant’Isidoro per leccarsi le ferite e svuotare le teste dei giocatori dopo le ultime delusioni. Dopo la sosta si si tenterà la “Mission Impossible” in casa del Maritime, pronta a festeggiare la promozione in A2, poi con Cittanova e Cataforio si decideranno le sorti dei biancorossi.
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14 Marzo 2017, 18:54