24 Febbraio 2012, 11:16
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Sarà una Pasquetta elettorale. La decisione della giunta di fissare il voto amministrativo in Sicilia per il 6 e il 7 maggio crea un curioso ingorgo festivo-politico: la legge, infatti, prevede che le liste possano essere presentate fra il trentesimo e il venticinquesimo giorno prima delle elezioni. Calendario alla mano, il conto è presto fatto: il primo giorno utile è il Venerdì santo, l’ultimo il mercoledì dopo Pasqua.
Niente scampagnate. Gli uffici elettorali dei Comuni, che ricevono le liste, dovranno essere aperti anche durante i giorni festivi, e se l’eventualità di uno straordinario domenicale è una possibilità messa in conto dai funzionari comunali, di certo la necessità di lavorare il giorno di Pasqua, la vigilia e il Lunedì dell’Angelo cambia un po’ i programmi. Con i Comuni chiamati al voto dovranno restare aperte a pieni ranghi anche le prefetture, chiamate a ricevere le liste ed esaminarle nello stesso giorno in cui vengono presentate. La scampagnata e il pranzo con i parenti sono rimandati alla prossima volta.
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24 Febbraio 2012, 11:16