02 Aprile 2014, 10:46
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CATANIA – E’ passato un anno, 365 giorni dalla scomparsa dell’ex sindaco di Catania. Il medico personale dell’ex presidente Berlusconi, moriva un anno fa in una clinica romana, dopo aver lottato con un terribile male che, alla fine, lo ha portato via. Un uomo controverso, Umberto Scapagnini, che durante i suoi mandati come primo cittadino di Catania ha raccolto consensi, molti all’inizio, per poi diventare catalizzatore di critiche, durante il secondo mandato e poi ancora in seguito, quando la politica non era più il suo mestiere, ma con mestiere gli ha accollato scelte che il sindaco napoletano certo non ha compiuto da solo.
In ogni caso, checché se ne dica, il segno di Umberto Scapagnini è rimasto vivo a in città. Se non altro a livello di continuità amministrativa Strano a dirsi, ma sembrerebbe proprio così. Dopo 13 anni di amministrazione di centrodestra, con l’ex primo cittadino Raffaele Stancanelli che, nonostante fosse della stessa area del Professore, ha tentato in tutti i modi di distinguersi dall’ingombrante predecessore (nell’azione politica, se non altro, dato che gli uomini al Consiglio come in Giunta spesso sono stati gli stessi del sindaco napoletano), la continuità sembra la stia assicurando l’attuale primo cittadino, quell’Enzo Bianco che proprio Umberto Scapagnini sconfisse – irregolarmente, come poi giudicò la giustizia – nel 2005.
Basta dare un’occhiata ad alcuni dei collaboratori di cui si è circondato Bianco per notare questo piccolo dettaglio. Non solo riguardo il personale – Giuseppe Idonea, ad esempio, oggi è esperto nelle relazioni esterne del Palazzo, dopo aver lavorato per anni a fianco del Professore, così come il papabile nuovo comandante dei Vigili urbani, Pietro Belfiore, altri non è che il comandante nominato nel 2007 proprio da Scapagnini. Anche in relazione alle opere pubbliche l’amministrazione Bianco sembra voler continuare, in parte certo, quanto avviato dall’ex primo cittadino napoletano. L’abbattimento del cavalcavia del Tondo Gioeni, ad esempio, era un progetto predisposto dall’ex Ufficio Speciale, diretto da Tuccio D’Urso ma emanazione di quei poteri speciali che l’allora premier Silvio Berlusconi concesse al proprio medico. O il piano parcheggi, che proprio Enzo Bianco ha annunciato di voler recuperare.
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02 Aprile 2014, 10:46