20 Luglio 2017, 12:44
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Lo scarico di acque sporche sversava direttamente a mare nonostante la presenza di numerosi bagnanti trattandosi, come detto, di un bar interno a uno stabilimento balneare e, fatto ancor più grave, la zona è una riserva marina. A seguire, è stato controllato un noto bar e, anche in questo caso, sono state riscontrate importanti criticità. Nello specifico, è stato contestato al titolare il reato di frode in commercio in quanto non ha contrassegnato svariati alimenti surgelati come tali nell’apposito menù posto in visione al pubblico (in altri casi, si è limitato ad indicarli come prodotti che “potrebbero essere congelati o surgelati all’origine” (pezzi di colazione, verdure, cotolette). Il titolare, sentito sui fatti, si è giustificato affermando di non aver indicato detti prodotti nel menù come surgelati perché venduti in modo occasionale. Al titolare sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie per scarse condizioni igieniche-sanitari con riferimento alla piastra per panini e a una tostiera ricoperte di grasso e sporco pregresso.
Contestate anche la mancanza dei cappellini e imposte al titolare svariate prescrizioni quali pulizia delle citate attrezzature poste in cucina. Ancora, è stato controllato un chiosco-bar che, al momento del controllo, era gestito da un minorenne senza contratto di lavoro, quindi in nero; nell’occorso, controllata anche un’attività di noleggio pedalò e altri natanti e, anche in questo caso, gestita da un lavoratore in nero. Durante i citati controlli sono stati identificati 15 dipendenti che al momento del controllo non erano in grado di esibire alcun contratto di lavoro e per tale motivo verrà informato l’Ufficio competente al fine di accertare eventuali responsabilità in seno ai datori di lavoro. Attese le significative criticità, sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica al fine di cristallizzare le prove di quanto riscontrato.
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20 Luglio 2017, 12:44