Scenografie verticali e colori | Un Festino col naso all’insù

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26 Giugno 2016, 06:15

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PALERMO – Un Festino da ammirare con il naso all’insù, all’insegna della verticalità fra coreografie e scenografie che richiameranno il barocco e Giuseppe Pitrè. La 392esima edizione dei festeggiamenti in onore di Santa Rosalia è ormai una macchina messa in moto: da settimane fervono i preparativi per la sfilata del carro la sera del 14 luglio, ma anche per gli eventi collaterali previsti dal 10 al 14.

Un programma fitto e in parte ancora riservato, ma da cui filtrano già le prime indiscrezioni: non solo nomi altisonanti come Lollo Franco, alla sua seconda direzione artistica consecutiva, la giovane attrice palermitana Lorena Cacciatore e il mattatore Lando Buzzanca, ma anche un carro (che come base userà quello dello scorso anno) caratterizzato dalla scomposizione-composizione, che si concretizzerà in una struttura modulare formata da quattro elementi che saranno esposti nei giorni precedenti al corteo e poi ricomposti prima della sfilata, con tanto di suggestivo svelamento della Santuzza. Un cast di livello che da Palazzo dei Normanni, tornato protagonista, accompagnerà fedeli e curiosi lungo corso Vittorio Emanuele con le soste a piazza Bologni, piazza Bellini e piazza Marina, prima dell’arrivo al Foro Umberto I per il consueto appuntamento con i fuochi d’artificio (anche se stavolta mancherà il concerto sul prato).

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“Con questo Festino – spiega il direttore Lollo Franco – ci rivolgiamo all’anima più profonda, viscerale della nostra città, ai suoi bisogni, ai suoi protagonisti. Ma anche alle sue meravigliose risorse come il nostro itinerario arabo-normanno, il nostro centro storico, i vicoli”. A colpire gli spettatori saranno soprattutto i danzatori acrobatici, i ballerini di danza verticale, le scenografie multimediali e i giochi di luce. “L’emozione che ho provato quando il caro amico e regista Lollo Franco, con cui ho lavorato a gennaio a teatro, mi ha chiamata per partecipare al Festino è stata immensa – dice la Cacciatore – Lollo per la seconda volta ha il merito di avermi riportata a Palermo. Forse solo un palermitano può cogliere e comprendere questa gioia, a prescindere dalla fede. Santa Rosalia é il simbolo di Palermo e rappresentare lei e la mia città è per me motivo d’orgoglio e un riconoscimento straordinario per il percorso di studio e lavoro che ho intrapreso. Il ricordo più bello legato ai miei festini mi vede bambina sfrecciare in bicicletta dal Teatro Massimo fino a corso Vittorio Emanuele…poi improvvisamente un muro di folla adorante interrompe la mia corsa. Scolpiti nella mia memoria anche il procedere lento per le vie del centro seguendo il flusso di persone e una sensazione di totale fusione con lo spirito e la storia di una città che in questo giorno si fa totalmente travolgere dai colori e dagli odori della festa”.

Una festa che coinvolgerà tutta Palermo, a più livelli: in questo senso vanno lette le collaborazioni con alcune associazioni di categoria. Con Federalberghi, per esempio, il Festino aprirà virtualmente le porte ai turisti stranieri: in sei, di altrettante nazionalità, avranno la possibilità di vivere il Festino da protagonisti salendo sul carro. Tutte le vetrine del Cassaro, grazie al partenariato con Confcommercio e l’Associazione Cassaro Alto, saranno ispirate al tema del Festino e della tradizione popolare siciliana e saranno chiamati in causa anche i residenti di corso Vittorio Emanuele, per far sì che i balconi diventino parte integrante della scenografia: fiori e drappi rossi coloreranno il percorso della Santuzza. Nelle tre piazze del percorso arabo-normanno, piazza Bologni, piazza Bellini e piazza Marina, sarà ricreata l’atmosfera degli antichi ”casotti”: grazie alla collaborazione con Confartigianato rivivranno gli antichi mestieri.

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26 Giugno 2016, 06:15

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