Schianto mortale nella notte | Pioppo piange i tre giovani amici

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02 Novembre 2016, 11:50

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PIOPPO (PALERMO) – Tre ragazzi conosciuti in tutto il paese, il loro giro in auto, ieri sera, si è concluso in tragedia. Si è svegliata in lacrime la piccola frazione di Pioppo, sotto choc per la morte di tre ragazzi, i diciannovenni Angelo Marceca e Giacomo Guardì e il sedicenne Giosuè Guardì. L’Opel Corsa sulla quale viaggiavano è uscita fuori strada all’altezza del chilometro 15,800 della statale 186, poi si sarebbe ribaltata più volte finendo contro un muro di cinta.

Un impatto violentissimo che ha trasformato la macchina in un groviglio di lamiere. Intrappolati al suo interno, due dei ragazzi, per i quali non c’è stato nulla da fare. I sanitari del 118 hanno tentato in ogni modo di strappare alla morte il terzo giovane, ma le sue condizioni già critiche sono precipitate dopo l’arrivo all’ospedale. Per Gabriele Diliberto, anche lui in auto e unico sopravvissuto, le speranze sono appese ad un filo: si trova ricoverato in gravissime condizioni, con prognosi riservata. Al volante, in base a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Monreale intervenuti sul posto, ci sarebbe stato Giacomo Guardì, che ieri sera aveva portato con sé il cugino di sedici anni, Giosuè.

Tre giovanissimi, ancora nemmeno ventenni, che si dividevano tra Pioppo, Monreale, Palermo e Partinico. Angelo Marceca (il nonno molti anni fa ricoprì la carica di sindaco della cittadina normanna), frequentava l’Istituto Tecnico per Geometri Filippo Parlatore, così come Giacomo Guardì. Giosuè si era invece appena iscritto all’Ipsia di Partinico. I compagni di scuola dei tre ragazzi sono sotto choc, sconvolti dalla notizia che stanotte è arrivata da una casa all’altra del paese.

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“Stanotte non ho chiuso occhio – dice Francesco Guido -. Stavo tornando a Pioppo quando mi sono trovato davanti a quella scena terribile. La macchina era accartocciata, i parenti urlavano, straziati dal dolore. Tutto il paese è sceso in strada, come se si potesse fare qualcosa”. “Non si poteva più fare nulla – aggiunge Rosaria Gaimo – perché i nostri amici non c’erano già più. Siamo devastati, non riusciamo a capire cosa possa essere successo”.

“Adesso non ci resta che pregare per Gabriele, speriamo con tutto il cuore che almeno lui ce la faccia”, dice Giovanni Profeta. A manifestare il proprio dolore anche il sindaco di Monreale, Piero Capizzi, stamattina sul luogo dell’incidente: “Conoscevo due dei tre ragazzi che hanno perso la vita, perché le loro famiglie sono tra le più conosciute nelle frazione di Pioppo. E’ una vera tragedia, aspettiamo che le indagini si concludano per capire cosa è accaduto. La nostra speranza più grande è che le condizioni del giovane ferito gravemente e ricoverato, possano migliorare”.

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02 Novembre 2016, 11:50

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