Schifani: "A Catania mi spenderò per tenere unito il centrodestra" - Live Sicilia

Schifani: “A Catania mi spenderò per tenere unito il centrodestra”

Il 10 febbraio è una dead line importante per il centrodestra siciliano. Dopo la manovra si ragionerà di amministrative.

CATANIA – Il 10 febbraio è una dead line importante per il centrodestra siciliano. L’idea di massima è approvare la manovra finanziaria e subito dopo affrontare l’affaire amministrative. Un dossier che scotta soprattutto a Catania, alle pendici dell’Etna infatti il centrodestra è molto lontano da un accordo e i pretendenti al trono di Palazzo degli Elefanti sono troppi e di “casate” diverse. 

Il presidente Renato Schifani in città da ieri per la festa di Sant’Agata ha proseguito stamane il suo tour etneo con una tappa nella Etna Valley prima e tra le corsie dell’ospedale Garibaldi Nesima per il taglio del nastro del nuovo reparto di ostetricia poi. Rispondendo alle domande dei cronisti, Schifani ha lanciato un messaggio chiaro ai compagni di squadra. “Ho avuto il mandato dai siciliani di occuparmi della Regione ma non c’è dubbio che mi spederò per tenere unita la coalizione che mi sostiene nel corso di questa tornata elettorale perché il centrodestra possa correre unito a Catania”, ha detto Schifani rispondendo alla domanda diretta dei cronisti. 

Ma sui papabili nessuno scatto in avanti. “Circolano tanti nomi, ad esempio quello di Valeria Sudano. Lei che cosa nel pensa presidente?” Schifani non si scompone ma si mantiene in draconiano equilibrio. 

“Non entro nel merito dei nomi. Lavorerò per trovare una sintesi esercitando un ruolo più politico che istituzionale però in certi momenti anche le istituzioni sono chiamate a fare delle scelte nel rispetto degli avversari e delle opposizioni, noi facciamo parte di una storia quella de centrodestra e lavoreremo perché nelle varie realtà ma soprattutto a Catania, che è città metropolitana, il centrodestra possa essere unito”, risponde ai microfoni di Live Sicilia. 

Poi lancia un messaggio ecumenico agli alleati rottosi. “Se il centrodestra dovesse correre unito sin dalla prima battuta non ci sarebbe storia, vincerebbe al primo turno: è questo l’obiettivo da raggiungere”, aggiunge il presidente che si prepara alla maratona di domani quando a Sala d’Ercole arriverà il testo della prima manovra del suo governo. 

“Da domani saremo impegnati nella maratona della Finanziaria che speriamo essere meno lunga e impegnativa di quelle del passato perché per la prima volta dopo tanti anni, avremo una Finanziaria approvata entro il 10 Febbraio e questo ci consentirà di essere operativi da un punto di vista finanziario e di essere più operativi per la risoluzione dei problemi”, dice il presidente. 


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