07 Settembre 2024, 17:40
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PALERMO – “L’autonomia differenziata è una scommessa. Mi si contesta, da parte di qualcuno, di essere stato troppo morbido, da uomo del Sud, nel contestare il pericolo di un’Italia a due velocità. Io a questo qualcuno vorrei ricordare che quando ero presidente del Senato, girando l’Italia lanciavo una preoccupazione, non un appello, sul fatto che non si realizzasse mai il modello a due velocità tra Nord e Sud. Registravo questa differenza, perché c’è”.
Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo a Bellaria Igea Marina alla Festa nazionale di Forza Italia giovani. “Il dibattito è aperto – prosegue – mi sono confrontato più volte con Antonio Tajani sull’osservatorio di controllo sull’attuazione di questa riforma, sull’individuazione dei Livelli essenziali di prestazione, prima ancora che si realizzino annodi tra Governo e singole regioni. Vigileremo, ma attenzione, vigileremo affinché non ci sia un’Italia a due velocità, perché non interessa a nessuno, né al Nord e né al Sud. Se cresce il Sud cresce l’intero paese”.
“Oggi FI ha superato un momento di crisi, con la guida di Antonio Tajani ha superato felicemente lo scoglio delle Europee. Abbiamo lavorato tutti per questo obiettivo e lo abbiamo fatto senza risparmiarci”. Ha proseguito il Governatore. “Quel 23% – ha detto – è il frutto di una politica che ha lavorato per ampliare il consenso e per aprirci, così come abbiamo sempre detto dopo la scomparsa di Berlusconi”.
E ancora: “Oggi si respira un’area di continuità di quello che era l’entusiasmo che raccoglievamo io e Antonio Tajani e gli altri quando c’era Berlusconi. Questo dà il senso di un progetto che noi siamo tenuti a trasmettere a più giovani sul tema dei valori. L’espressione tipica di Silvio Berlusconi – aggiunge il governatore – la parola magica, era quella della ‘libertà’. In quella parola c’è tutto. C’è la prima parte della costituzione e c’è il concetto di una società per la quale ci siamo sempre battuti e voi vi continuerete a battere. Libertà in una giustizia giusta, libertà da un’oppressione fiscale”.
“Abbiamo ampliato la nostra base in Sicilia, anche con una politica di apertura, realizzata con la condivisione di Antonio. Abbiamo posto, sullo stesso tetto elettorale, anche quei partiti territoriali caratterizzati da protagonisti che avevano i valori del Partito popolare europeo, ecco perché non abbiamo imbarcato come un taxi coloro i quali volevano unirsi a Forza Italia”.
“Dobbiamo “dimostrare che il pensiero di Berlusconi c’è. Noi abbiamo vissuto accanto lui momenti di gioie e di dolori, anche personali – ha detto infine Schifani – . Anche quelli che lo hanno visto protagonista di una persecuzione giudiziaria, perché persecuzione giudiziaria c’è stata, innegabilmente. Lui è stato protagonista di quel cambiamento della Costituzione, l’articolo 111, che prevede che il giusto processo debba realizzarsi in tempi ragionevoli. Parità tra accusa e difesa. Nell’articolo 111 c’è la mano di Silvio Berlusconi”.
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07 Settembre 2024, 17:40