“Avanti con la riforma” | Le sigle confermano lo sciopero

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09 Maggio 2013, 17:49

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PALERMO – Hanno vinto tutti. Il governo, che ha confermato che “a decidere la natura dei corsi non saranno più gli enti”. E i sindacati, che confermano lo sciopero di domani, in attesa di qualche segnale rassicurante sul futuro dei lavoratori. Si è concluso nel pomeriggio l’incontro a Palazzo d’Orleans tra il governo regionale – rappresentato dal presidente Crocetta e dall’assessore Scilabra – e le rappresentanze sindacali del mondo della Formazione.

“Intendiamo portare avanti – ha detto l’assessore Nelli Scilabra – la riforma del settore per consegnare alla Sicilia un nuovo sistema basato sulla qualità e sulla trasparenza. Terminata la prima annualità dell’Avviso 20 garantiremo la continuità dell’attività lavorativa senza alcun vuoto, proprio perché abbiamo a cuore il futuro dei lavoratori. Nessuno – ha aggiunto l’assessore – ha mai paventato l’ipotesi di uno stop del settore, intendo ribadirlo a tutti i lavoratori del settore. Cessino le favole su presunte riqualificazioni a 600 o 700 euro al mese per i lavoratori, si spenga l’incendio dei licenziamenti collettivi poiché in nessuna occasione abbiamo ipotizzato uno stop delle attività”.

Semmai, le attività dovranno “piegarsi” alle esigenze del Piano giovani. La fonte di finanziamento individuata dal governo tra gli interventi del Piano di azione e coesione. “Fino ad oggi – ha aggiunto Nelli Scilabra – la programmazione dei corsi di formazione è stata destinata alla volontà degli enti di formazione professionale, oggi rovesciamo questo modello: i corsi della nuova formazione professionale siciliana li determinerà il governo regionale in base alle esigenze del mercato siciliano, dobbiamo assumerci la responsabilità – ha spiegato l’assessore – di programmare lo sviluppo e il futuro formativo delle nuove generazioni. Il nuovo sistema, infatti, sarà rivolto ai giovani siciliani tra i 19 e i 35 anni per formarli e attribuirgli qualifiche spendibili nel mercato del lavoro”.

E tra le novità all’orizzonte, illustrate ai sindacati, ecco anche il “nuovo sistema di accreditamento per gli enti – dichiara Nelli Scilabra – rigoroso e capace di innalzare il livello di qualità. Un sistema già pronto e che ufficializzeremo la prossima settimana. In questo percorso l’azione del Governo non puo’ prescindere dal riaggiornamento dell’Albo di tutto il personale della formazione professionale, uno strumento previsto dalla legge 24 del 1976 che è stato disapplicato nel tempo, e che intendiamo rafforzare quale strumento di garanzia per i lavoratori”.

Ma è proprio sulla tutela dei lavoratori che i sindacati hanno manifestato più di una perplessità. Anche alla fine dell’incontro. E per questo motivo hanno confermato lo sciopero previsto per domani. “Nel corso dell’incontro – dichiarano attraverso una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil – il governo ha dichiarato di volere superare gli ostacoli per l’emanazione dei mandati ed il loro pagamento, e dopo una disamina delle emergenze ha illustrato anche le linee sulle quali intende procedere rispetto alle attività formative della nuova annualità (dopo giugno 2013). L’assessore – proseguono – ha dichiarato che tutte le attività compatibili con gli obiettivi del Piano Giovani saranno finanziate in continuità all’Avviso 20, se coerenti con i fabbisogni del mercato del lavoro identificati insieme all’Istituto di ricerca Censis, previa “riedizione” dei progetti già valutati e precedentemente ammessi a finanziamento”.

Ma a preoccupare i sindacati è anche l’entità delle somme messe a disposizione per il finanziamento dei corsi. In particolare, stando alle parole del governo, lo stanziamento di 286 milioni, ai quali si aggiungerebbero una sessantina di milioni non ancora spesi nella prima annualità dell’Avviso 20, dovranno servire per finanziare i corsi della seconda e della terza annualità. Ma i dubbi maggiori, i sindacati li hanno espressi riguardo al futuro dei lavoratori e sui mandati di pagamento: “E’ tutto bloccato – spiega Giuseppe Raimondi della Uil – e i tempi per la rendicontazione in assessorato sono troppo lunghi”.

“Il presidente – proseguono i sindacati – ha manifestato buone intenzioni ancora da concretizzare, ma non è apparso che ci fosse una capacità di intervento immediata da parte dell’Amministrazione. In queste ore sono in corso ulteriori interventi per lo sblocco delle procedure, che solo domani potrebbero essere verificati. Il governo – aggiungono le sigle – poi ha confermato di volere tutelare il personale impegnato negli sportelli, ma queste dichiarazioni non sono state supportate da atti leggibili né illustrate nei dettagli. Anche su questo le organizzazioni sindacali si sono riservate di valutare gli atti concreti ancora da venire, stigmatizzando l’assenza dell’assessore al ramo”. Il riferimento in questo caso è rivolto all’assessore al Lavoro Ester Bonafede, che non era presente all’incontro. Insomma, sono tanti i nodi ancora da sciogliere. E al di là dei buoni propositi, al momento, nel settore della Formazione continua a regnare il caos. Anche per questo, le sigle hanno confermato lo sciopero previsto per domani.

Sono due i sit in previsti: uno davanti l’assessorato dell’Istruzione e Formazione di via Ausonia e un altro davanti l’assessorato al Lavoro di via Trinacria. Il concentramento dei lavoratori è previsto domani alle ore 9,30 in piazza Alcide De Gasperi a Palermo, dove giungeranno venti pullman da tutta la Sicilia, poi da circa le 10 i lavoratori manifesteranno davanti i due assessorati.

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09 Maggio 2013, 17:49

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