Scilabra e Italia Lavoro contro la Corsello| E i deputati decidono… di non decidere

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03 Settembre 2014, 11:57

18 min di lettura

PALERMO – La “contro-relazione” dell’assessore Scilabra è un vero e proprio atto d’accusa contro l’ormai ex dirigente generale Anna Rosa Corsello: “La responsabilità dei problemi legati al click day è sua, era lei a portare avanti le attività gestionali. E’ stata costretta da me? E come potrei io, giovane assessore, costringere un dirigente di tale esperienza e carattere. Semmai – ha aggiunto – ho dovuto spesso rincorrere il dirigente generale, a causa dei ritardi nella spesa del Piano giovani è anche nella liquidazione a tanti lavoratori della Formazione delle loro spettanze, al punto che anche il presidente della Regione ha dovuto richiamarla formalmente. Anche la scelta di pubblicare il nuovo Avviso è stata compiuta senza coinvolgere la sottoscritta”. Un bando che secondo il presidente di Italia Lavoro Reboani è “illegittimo. Anche per questo motivo abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere contro la dirigente Corsello, anche a tutela della nostra immagine”.

Ma non si placa la polemica polemica. L’opposizione, con Musumeci, attacca: “Ormai – ha detto – siamo arrivati agli stracci in faccia. Questa vicenda non ha precedenti e non fa onore alla politica, tutta la politica. Avremmo potuto evitare tutto questo questo se lei dal primo momento avesse assunto in maniera chiara, come hanno fatto tutti i suoi predecessori, le responsabilità politica di quanto accaduto, senza sollevare la dirigente dalle proprie responsabilità gestionali. Il suo atteggiamento ha aperto un capitolo indecoroso per la Sicilia. La sua autodifesa – ha concluso Musumeci – è inopportuna, perché andava fatta di fronte al dirigente generale”. Duri anche i deputati del Movimento cinque stelle: “Già in occasione della prima Commissione abbiamo avanzato delle domande – hanno incalzato Valentina Zafarana e Gianina Ciancio – ma dal governo continuiamo a non sentire alcuna risposta”. Ma gli attacchi arrivano anche dal Pd, al quale la Scilabra aveva indirizzato qualche frecciatina (“Anche il mio partito forse voterà la censura nei miei confronti, invece di farsi qualche domanda sulle responsabilità etiche e morali nel mondo della Formazione”). Filippo Panarello, ad esempio, è stato molto chiaro: “La responsabilità politica emerge oggi con maggiore nettezza a carico del governo e dell’assessore. Questa è una pagina triste per il governo. Di sicuro c’è che io non accetterò lezioni di moralità da nessuno. Gli errori non si possono giustificare solo dicendo che in passato si è fatto di peggio”. Per Mariella Maggio “il fallimento del ‘click day’ non è solo informatico, ma è la stessa opzione politica che va rivisitata”. Quindi il presidente Greco ha interrotto la trasmissione in streaming della seduta invitando i giornalisti a lasciare la Commissione. Ma il confronto “a porte chiuse” tra deputati non ha portato a nulla. La prima bozza di risoluzione ha fatto infuriare il centrodestra: “Sembra scritto dalle Orsoline – ha detto Musumeci – e no si fa riferimento alle responsabilità politiche e amministrative del flop”. Così, la Commissione alla fine ha deciso di non decidere, di non approvare nessun documento e di rimandare tutto a venerdì 12. L’Ars, alla fine, ha prodotto tanto rumore, insomma. Per nulla.

 

LA LUNGA DIRETTA DELLA SEDUTA

16.30 “Il fallimento del ‘click day’ non è solo informatico, ma è la stessa opzione politica che va rivisitata”. Lo ha detto la vice presidente della commissione Lavoro, Mariella Maggio, durante la seduta della Commissione, al termine degli interventi degli assessori Scilabra e Bruno. “La domanda che ci dobbiamo fare – ha continuato la parlamentare PD – è se questa procedura può, da sola, bastare a garantire l’efficacia dell’incrocio tra domanda ed offerta. Forse, alla luce dell’esperienza, sarebbe meglio rivisitare il meccanismo attraverso l’utilizzo delle strutture e delle risorse interne e professionalmente adeguate, e così realizzare anche delle economie da poter reinvestire sui giovani. E’ necessario fare presto e con chiarezza – ha concluso  Mariella Maggio – lo dobbiamo ai giovani e lo dobbiamo ai 1800 lavoratori ‘parcheggiati’, a cui abbiamo assicurato la possibilità di utilizzo e che hanno già partecipato ad un bando del Ciapi che ha tra l’altro ha registrato minori adesioni rispetto alle richieste dei formatori ed ha dato vita ad un elenco”.

16.10 Nettamente contrari i deputati di centrodestra e del Movimento cinque stelle alla risoluzione inizialmente predisposta dalla Commissione Cultura e Lavoro. Per il capogruppo grillino Valentina Zafarana, quella risoluzione “non dà alcuna risposta alle domande da noi poste in occasione delle due sedute”, mentre per il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone, quella risoluzione “prevedeva argomenti che non c’entravano nulla con la seduta, come quello di far riferimento alla Garanzia giovani. Noi invece chiedevamo che venisse messo nero su bianco la revoca degli affidamenti diretti e l’utilizzo di quelle somme per dare lavoro a un centinaio dei lavoratori ex sportellisti del Ciapi, per fare ciò che avrebbe fatto Italia Lavoro. Su questo non c’è stata intesa. Riproporremo la nostra idea venerdì 12, intanto già martedì presenteremo formalmente la mozione di censura all’assessore Scilabra”.

15.43 Ecco il testo “ricacciato indietro” dai deputati. Era stato preparato dalla commissione Cultura, ma la maggioranza dei parlamentari aveva annunciato il voto contrario: “La commissione Cultura, Formazione e LAvoro impegna il governo della Regione a per esso l’assessore regionale per l’Istruzione e la formazione professionale e l’assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro a volere urgentemente procedere, ed in ogni caso entro 30 giorni da oggi, ad adottare tutti gli atti necessari ad un’immediata attuazione del ‘piano straordinario per il lavoro in Sicilia: opportunità giovani”, rimuovendo le recenti criticità al fine di fornire certezza ai giovani siciliani; a volere valutare, nell’ambito della ‘Garanzia giovani’, l’introduzione di modalità di attuazione che prevedano il ruolo centrale degli uffici periferici del dipartimento del lavoro – centri per l’impiego – con l’ausilio delle professionalità maturate dagli operatori degli sportelli multifunzionali”.

15.40 I deputati si sono dati appuntamento a venerdì 12.

15.30 Da quanto filtra, in commissione non ci sarebbe intesa sul documento da approvare. Possibile un rinvio alla prossima settimana.

15.00 Sospesa la diretta streaming della seduta. Giornalisti fuori dalla sala. I deputati discutono a porte chiuse.

14.57 Greco: “La commissione può solo emanare un atto di indirizzo. Io volevo interrompere la diretta streaming anche per discutere in maniera serena e tranquilla. Sospendo la dirett straming”.

14.56 Musumeci: “Non possiamo sospendere adesso la diretta. Chi ci segue ha il diritto di conoscere la posizione politica della commissione. Il documento che state preparando sembra scritto dalle Orsoline. Non si fa riferimento a nessuna responsabilità politica e tecnica. O viene integrato, o preannuncio un voto negativo. E’ un documento inaccettabile, che assolve il governo, il dirigente e non dà risposte ai giovani”.

14.54 Greco: “Adesso sospendiamo la diretta”.

14.53 Ciancio (M5S): “Noi ci rifiutiamo di firmare alcun atto conclusivo, considerato che il governo non ha ancora risposto alle nostre domande”.

14.50 Il presidente Marcello Greco: “Sugli sportellisti chiediamo di andare oltre una soluzione tampone, ma di trovare per loro una soluzione definitiva”.

14.45 L’assessore Bruno: “Noi partiremo dalle nostre risorse, cioè proveremo a rendere i Centri per l’impiego più funzionali. Non esistevano nemmeno le piante organiche dei Cpi, e stiamo portando avanti con i sindacati una discussione sul nuovo funzionigramma. Abbiamo avviato il nuovo processo di accreditamento misto pubblico-privato per le azioni di politiche attive del lavoro. Oggi stesso ho sollecitato la direttrice del Ciapi per sollecitare l’avanzamento del bando pubblicato dall’ente al fine di utilizzare al meglio quel personale”.

14.30 Scilabra: “Io non ho voluto semplicemente replicare alla dirigente Corsello, ma ho voluto fornirvi dei chiarimenti. Non mi sono mai sottratta alle mie responsabilità, ma queste non riguardano gli atti gestionali, su cui non ho alcuna competenza. La revoca a Italia Lavoro? Se ne sta occupando il nuovo direttore generale. Non mi risulta alcuna denuncia da parte di Ett, ma l’unica denuncia di cui sono a conoscenza è quella di un componente del mio ufficio di gabinetto”.

14.22 Reboani: “Non si può pensare a un conflitto tra burocrazie regionali e Stato quando c’è una disavventura. Le disavventure vanno gestite. Il nuovo bando è, per noi, un provvedimento illegittimo. Ma credo anche abbia dei profili molto discutibili sul piano delle politiche attive del lavoro. Ci sono incongruità e problematiche. Italia Lavoro, essendo un spa, ha già comunicato tutti i profili di illegittimità all’assessorato e al presidente, chiedendo il ritiro del bando anche di fronte a possibili danni all’erario a carico non solo della dottoressa Corsello, ma anche della Regione. Italia Lavoro ha avviato azioni legali nei confronti della dottoressa Corsello, per difendere la propria immagine”.

14,15 Reboani: “Italia Lavoro non aveva responsabilità, nè diretta nè indiretta sulla piattaforma informatica. Italia Lavoro sarebbe intervenuta in una fase successiva, quando cioè sarebbero stati forniti gli elenchi, e avrebbe verificato i requisiti soggettivi dei tirocinanti. Il click day, poi, è una procedura ‘a sportello’. La scelta finale, comunque, è sempre delle aziende. Non è della politica nè della burocrazia. Mai è stato chiesto a Italia Lavoro di mettere a disposizione una piattaforma informatica. Anche l’idea di prevedere una task force di Italia Lavoro a sostegno dei Cpi non è una novità, ed è presente in tantissime Regioni”.

14.10 Reboani: “Le persone che potevamo mettere sotto contratto non potevano essere più di 59. Di questi, 52 avrebbero guadagnato non più di 2.100 euro, cioè cento euro al giorno. Per gli altri 7 professionisti era previsto un compenso da 2.700 euro, cioè 130 euro al giorno. Che poi Italia Lavoro abbia fatto altre assunzioni su fondi nazionali, è un altro discorso”.

14.05 Continua il presidente di Italia Lavoro: “Questo progetto, ampiamente condiviso e discusso, prevedeva alcune peculiarità della Regione siciliana. Le azioni di politica attiva, i tirocini da 500 euro per i ragazzi e di 750 euro per i diversamente abili, sono persino superiori rispetto a quanto avviene nelle altre Regioni. Anche la dottoressa Corsello aveva espresso forti dubbi sulle capacità dei Centri per l’impiego di svolgere azioni di politica attiva”.

13.58 Reboani: “Attualmente Italia Lavoro è già presente nei Centri per l’impiego in un programma di sostegno ai cassaintegrati. Vorrei ricordare che Italia Lavoro è attiva in Sicilia da moltissimi anni. Nel bene e nel male, per carità. Qual era la specificità per cui ci è stato richiesto fin dal 2012 di intervenire? Erano alcune azioni che dovevano potenziare e rendere più efficace l’azione dei Cpi, centri che non hanno la possibilità di portare avanti alcune azioni”.

13.56 Reboani: “Quelle cifre di cui si è parlato avrebbero consentito di contrattualizzare 58, 59 persone che certamente non avrebbero potuto gestire tutte le azioni previste. Italia Lavoro lavora per il Ministero del Lavoro che ha approvato il Piano giovani. Questo rapporto entra nella normale dialettica tra Stato e Regioni. In questo momento Italia Lavoro sta collaborando con 17 su 19 Regioni per l’assistenza tecnica della Garanzia giovani”.

13.55 Il presidente di Italia Lavoro Reboani: “Einaudi diceva che per deliberare bisogna conoscere. Spero che nessuno si offenda se dico che molto si è detto senza sapere. Questa la sconfitta della burocrazia. Se la burocrazia avesse affrontato meglio un semplice bug informatico, non si sarebbe creato questo danno ai giovani. Il rapporto tra Italia Lavoro risale al vecchio governo e aveva il compito di potenziare i centri per l’impiego dei Centri per l’impiego della Sicilia. Nessuno ha mai pensato di sostituire queste strutture”.

13.45 Il deputato Lantieri ha chiesto notizie sui lavoratori diversamente abili da impiegare nei bandi. Ultimo intervento previsto tra i deputati quello di Pippo Gianni: “”Per i tutor si può scegliere certamente tra quelli selezionati tra gli ex sportellisti”.

13.44 Lo Sciuto: “Chiedo all’assessore Scilabra come si intenda procedere anche con la spesa dei Fondi e chiedo all’assessore Bruno come si intende impiegare i lavoratori degli sportelli multifunzionali”.

13.38 Panarello (Pd): “Non modifico il mio giudizio. La responsabilità politica emerge oggi con maggiore nettezza a carico del governo e dell’assessore. Questa è una pagina triste per il governo. Di sicuro c’è che io non accetterò lezioni di moralità da nessuno. Gli errori non si possono giustificare solo dicendo che in passato si è fatto di peggio”.

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13.35 Malafarina (Megafono): “Il Piano giovani è importantissimo. Per la prima volta i giovani potranno formarsi dentro le imprese. Un intervento che aiuta le imprese e i ragazzi, molti dei quali al contrario del passato, riusciranno a trovare lavoro. Ho colto nell’opposizione toni pacati e riflessivi anche se ritengo inopportuna la mozione di censura. Cosa dovremmo censurare, la pazienza con cui è stata inseguita la dirigente per accelerare la spesa? La politica perde credibilità perché le norme attuative restano nei cassetti. Si tratta di atti di gestione su cui la politica non può e non deve intervenire”.

13.26 Zafarana (M5S): “Voglio risposte chiare e certe anche sui tempi, noi siamo bruciati dalle proroghe che vanno avanti da mesi. Chiedo di aggiornarci a martedì”. La proposta viene respunta dal presidente della commissione Greco: “Abbiamo già le idee chiare”.

13.20 Ciancio (M5S): “Tanti giovani sono stati umiliati. Voglio sapere di chi sono le responsabilità. Ett dà la colpa a Italia Lavoro, Italia Lavoro dà la colpa a Ett. C’è stato un sabotaggio? Qualcuno lo ha denunciato? E si pensa di confermare la revoca a Italia Lavoro? Non è possibile che ci alziamo da qui senza avere individuato i responsabili di questa vicenda”.

13.16 Panepinto (Pd): “Non faccio parte della Formazione dei viaggi o degli scandali. Ma le chiedo: a questi giovani cosa vogliamo dire? A quelli che hanno partecipato al Piano giovani, a quelli che non hanno partecipato. Io mi rifiuto di dire che tutta la politica ha delle responsabilità solo per questioni anagrafiche. Nessuno ha scelto quando nascere. Io chiedo all’assessore quanto le ha chiesto la Corsello una settimana fa: quante assunzioni si intendevano fare con i 2,8 milioni destinati a Italia Lavoro? Io chiedo che quanto detto oggi venga tradotto in date. Dire ‘urgentemente’ non significa nulla. Mi auguro che non ci siano affidamenti diretti, utilizziamo il personale che esiste, che è tale da consentirci persino di invadere l’Ucraina”.

13.11 Falcone (Forza Italia): “Sugli affidamenti è stata violata il principio di evidenza pubblica. Come capogruppo di Forza Italia posso annunciare, insieme ad altri colleghi del centrodestra, che presenteremo una mozione di censura formale con invito alle dimissioni dell’assessore Scilabra. Se su questo atto arrivasse una convergenza anche del Movimento cinque stelle, saremmo felici. Una mozione che non è contro la persona, ma contro un modo di gestire la Formazione”.

13.09 Il presidente Greco annuncia che alla fine della seduta verrà emanata una risoluzione, un atto di indirizzo sulla gestione del Piano giovani.

13.03 Musumeci: “Questa contro relazione dell’assessore mi trasmette un certo disagio. Anche perché in occasione della prima commissione la Scilabra non ha mai sollevato questi argomenti. Ormai siamo arrivati agli stracci in faccia. Questa vicenda non ha precedenti e non fa onore alla politica, tutta la politica. Avremmo potuto evitare tutto questo questo se lei dal primo momento avesse assunto in maniera chiara, come hanno fatto tutti i suoi predecessori, le responsabilità politica di quanto accaduto, senza sollevare la dirigente dalle proprie responsabilità gestionali. Il suo atteggiamento ha aperto un capitolo indecoroso per la Sicilia. La sua autodifesa è inopportuna, perché andava fatta di fronte al dirigente generale, poi ritengo che il governo non abbia mandato ai giovani un messaggio rassicurante visto che ancora non è chiaro come si procederà. Infine, avere fatto ricorso a Italia Lavoro, società straordinariamente competente, smentisce le dichiarazioni del presidente della Regione di non voler far ricorso a consulenze esterne. Per questo ci riserviamo, insieme ai colleghi del centrodestra, di chiedere al governatore il perché si sia scelta questa scorciatoia. Spero che oggi non si finisca a tarallucci e vino. Questa è una vicenda vergognosa. Come intendiamo prendere ufficialmente posizione?”.

12.53 Prende la parola Giovanni Greco (PDS): “Siamo sicuri che gli sportellisti verranno impiegati per la Garanzia giovani?”. Sullo stesso argomento, Mariella Maggio (Pd): “Non ho. Ben capito come si intenda impiegare gli sportellisti per la Garanzia giovani, il percorso mi pare un po’ contorto. Chiedo invece all’assessore Scilabra se si vuole proseguire col click day, che è una scelta fallimentare, di natura probabilmente politica. Dobbiamo fare presto ed essere chiari. Vogliamo utilizzare ad esempio le professionalità selezionate dal nuovo bando del Ciapi di Priolo? Molti di loro dovranno fare proprio gli orientatori…”.

12.45 Panarello (Pd): “Emerge come avevamo già percepito in precedenza uno scontro interno del quale il parlamento e gli esponenti della maggioranza non hanno mai avuto contezza. Abbiamo letto dichiarazioni del presidente della Regione sulla revoca di affidamenti, ma non vedo atti, si dice che anche il ministero ha espresso i suoi dubbi sul nuovo bando, ma non si sa se sarà revocato o meno. Una cosa è certa: la gestione del click day è stata un fallimento. Come si pensa di andare avanti?”.

12.43 Bruno annuncia anche che i cosiddetti ex sportellisti “saranno impiegati anche nel contesto di Garanzia giovani”.

12.39 Zafarana (M5S): “Vogliamo sapere se il nuovo Piano verrà revocato”. L’assessore Scilabra: “La nostra intenzione è questa”. Anche l’assessore al Lavoro Bruno esprime “forti perplessità su quel bando”.

12.37 Scilabra: “Stiamo già verificando l’utilizzo di una nuova piattaforma. Entro 24 ore avremo le prime conferme. Probabilmente gli incroci del 5 agosto saranno annullati. Dovrebbero essere salvi quelli del 14 luglio”.

12.35 Terminato l’intervento dell’assessore. Il presidente della commissione Greco legge una nota della Corsello, tramite la quale la dirigente rivela di aver chiesto di essere sentita in Procura.

12.31 Scilabra: “È proprio vero, questa è una pagina di raro squallore. È stata montata una polemica finalizzata a chiedere la mia testa. Volete presentare una mozione? Fatelo. Lo faranno forze politiche che hanno sostenuto gli assessori che mi hanno preceduto e che hanno creato lo scandalo della Formazione e anche il mio partito che convoca vertici senza farsi domande sugli aspetti morali della vecchia gestione della Formazione. Io sono l’assessore figlia di nessuno, al fianco di tanti giovani a cui dico: ‘Indietro non si torna’”.  

12.29 Scilabra: “Semmai ho dovuto spesso rincorrere il dirigente generale, a causa dei ritardi nella spesa del Piano giovani è anche nella liquidazione a tanti lavoratori della Formazione delle loro spettanze, al punto che anche il presidente della Regione ha dovuto richiamarla formalmente. Anche la scelta di pubblicare il nuovo Avviso è stata compiuta senza coinvolgere la sottoscritta. Un bando che suscita enormi perplessità. Identiche preoccupazioni sono state evidenziate dai dirigenti del Ministero del Lavoro”.

12.26 Scilabra: “È un’ignobile infamia quella secondo cui io avrei sacrificato tanti giovani in una gara di velocità. Non c’è un atto che possa dimostrare questa affermazione”.

12.22 Scilabra: “Non corrisponde al vero nemmeno la ricostruzione sulla presunta necessità di rivolgersi a Ett per la gestione del portale. Lo stesso direttore, il 7 maggio aveva già chiesto a Ett un’offerta tecnica-economica per la gestione del portale. Mentre Italia Lavoro avrebbe detto, racconta la Corsello, solo successivamente che non avrebbe messo a disposizione la piattaforma informatica. Non sono mai comunque entrata negli aspetti tecnici legati al contratto con Ett, come tutti gli altri atti gestionali. A me interessava solo chela fase attuativa del Piano giovani fosse efficace. E così non è stato”.

12.17 Scilabra: “Sono stata ferita come giovane e come donna. Ho riletto con incredulità la relazione della Corsello. Soprattutto nei passaggi in cui ripeteva di essere stata costretta a operare in un determinato modo. Come potrei io, giovane assessore, ‘costringere’ un dirigente col carattere e l’esperienza di Anna Rosa Corsello? Sugli affidamenti a Ett, mi limito a dire che era apparso evidente subito a tutti come il problema fosse del click day fosse legato alla gestione del portale, da parte di quella società”.

12.14 Scilabra: “Con diverse note e prese di posizione, il dirigente Corsello ha espressamente spiegato che i Centri per l’impiego non sarebbero stati in grado di svolgere le attività del Piano. La Corsello avrebbe tra l’altro potuto interrompere in qualsiasi momento il rapporto con Italia Lavoro, ma non l’ha mai fatto”.

12.09 Scilabra: “Sul Piano giovani sono ascrivibili a me solo gli atti di indirizzò politico, mentre la gestione spettava alla Corsello. Se lei aveva dei dubbi sulla gestione di Italia Lavoro di alcune azioni spettanti ai Centri per l’impiego perché non li ha mai rappresentati? Nessuna riserva è mai stata posta dalla dirigente”.

12.08 I deputati decidono di andare avanti. 12.06 Cascio (Ncd): “Non mi pare corretto rispondere a una persona che non è nemmeno presente. Perché non ha replicato nella seduta di martedì?”

12.04 Scilabra: “È stata sempre la Corsello, insieme a una sua collaboratrice, a curare una serie di passaggi legati all’avanzamento del Piano giovani”.

12.01 Scilabra: “Per questo ci siamo rivolti al Formez per l’assistenza tecnica e ad altri due enti come Italia Lavoro e Sviluppo Italia Sicilia, enti strumentali del Ministero e della Regione. Ogni scelta è stata condivisa dalla dirigente Corsello, al mio fianco anche in occasione delle varie riunione. È falsa la ricostruzione della Corsello. È stata lei a prevedere un massiccio intervento di Italia Lavoro a sostegno dei Cpi”.

12.00 Scilabra: “La gestione tecnica e finanziaria del Piano giovani spettavano alla dirigente Corsello. E invece ho assistito a gravissimi ritardi nella spesa dei fondi previsti dal Piano, che avrebbero messo a rischio l’intero finanziamento. Lo stesso dirigente mi disse che il personale dei Cpi non era in grado di portare avanti le azioni del Piano. Per questo abbiamo deciso di rimodulare il Piano e la governance”.

11.59 Non c’è Anna Rosa Corsello. Si attende l’arrivo dei vertici di Italia Lavoro.

11.56 Inizia la seduta. L’assessore Scilabra: “Leggero una contro-relazione rispetto al documento della Corsello”.

Dossier incrociati e qualche risposta alle domande lasciate in sospeso. Va “in onda” il secondo round tra l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra e l’ormai ex dirigente generale Anna Rosa Corsello. Il tema, sempre lo stesso: il clamoroso flop del Piano giovani e soprattutto la gestione politico-amministrativa della vicenda, che ha prodotte accuse, veleni, lettere, dimissioni (quelle della Corsello), avvicendamenti a capo dei due dipartimenti interessati (Lavoro e Formazione). E soprattutto una commissione Lavoro drammatica, quella di martedì scorso, culminata nella durissima relazione della dirigente. Un vero e proprio atto d’accusa nei confronti dell’assessore. Oggi, la Commissione dovrà mettere nero su bianco una posizione ufficiale. Una relazione, un documento politico. Da sciogliere i nodi riguardanti gli affidamenti diretti a Italia Lavoro, Formez e Sviluppo Italia Sicilia, oltre a quelli a Ett, la società che ha gestito il sito del Piano. Intanto, pende sull’assessore Scilbara una mozione di censura da parte di Forza Italia.

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03 Settembre 2014, 11:57

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