29 Aprile 2014, 20:38
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PALERMO – La Scilabra dà i numeri. Racconta un anno e mezzo di Formazione targata Crocetta e in una Sala d’Ercole semi-deserta elenca cifre e finanziamenti. Con una novità: i formatori inseriti nell’Albo dal quale gli enti potranno attingere non sono più gli 8.339 ufficializzati in un primo momento: “Abbiamo riscontrato un migliaio di irregolari che non possedevano i requisiti che avevamo richiesto- ha spiegato la Scilabra – Entro giugno l’albo sarà definito e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale”.
Nel dettaglio a saltare saranno 311 che avevano certificato di avere un contratto a tempo indeterminato registrato entro il 31 dicembre 2008 e che invece risultavano assunti a tempo determinato; 391 sono stati cancellati perchè si è scoperto essere stati assunti dopo il fatidico ultimo dell’anno di sei anni fa; 24 si erano già dimessi per conto loro, 85 hanno commesso delle irregolarità nella compilazione della domanda. Per 244 la scure è calata invece in quanto “non possedevano i requisiti morali per far parte di questo bacino”, ha detto la Scilabra. Si tratta di personale che dalle certificazioni incrociate con questure e prefetture avrebbe problemi con la giustizia. Da qui il taglio.
Sin qui la vera notizia del lungo intervento dell’assessore. Che ha poi ribadito il mantra della sua formazione “di qualità che coniugherà sviluppo e legalità”, ha quantificato in circa 70 milioni di euro il risparmio sin qui certificato dalla sua gestione rispetto alle annualità precedenti, ricordando anche che a fronte dei 1928 enti accreditati prima del suo ingresso in giunta, oggi ne sono rimasti 701 “ma le istanze valutate positivamente ad oggi sono soltanto 29”.
La Scilabra ha ricordato anche che a circa 200 enti è stato revocato l’accreditamento perchè coinvolti in inchieste giudiziarie, lasciando aperta la porta alla speranza di tutti i formatori “in regola”: “Non abbandoneremo nessuno – ha detto la Scilabra – nel percorso del Ciapi di Priolo saranno assorbiti tutti i licenziati di Anfol, Aram, Anfe, etc ma anche i 1.800 lavoratori del progetto Prometeo”.
Certo i ritardi non si possono negare, servirebbe più personale per istruire le pratiche e certificare i rendiconti come Europa impone “ma per ben due volte i miei atti d’interpello – ha rivelato l’assessore alla Formazione – per dotare il dipartimento di nuove figure professionali sono andati deserti”.
Ma il discorso della Scilabra, a un certo punto, è piombato su un’Aula semi-deserta. Quando, su una mozione del M5s, con parere contrario contrario del governo, è stato chiesto il voto palese è emersa la mancanza del numero legale: a sala d’Ercole erano presenti soltanto 29 deputati su 90. Al voto elettronico, l’aula s’era espressa favorevolmente alla mozione M5s: 17 si e 12 contrari.
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29 Aprile 2014, 20:38