07 Maggio 2013, 21:12
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PALERMO – “Nelli Scilabra ha mantenuto la carica di senatrice accademica fino a due settimane fa. In aperto conflitto d’interessi con la carica d’assessore. E per diversi mesi non si è mai vista a nessuna delle riunioni dell’Ateneo”. L’accusa all’assessore alla Formazione giunge da una delle associazioni universitarie, la “Run” (Rete universitaria nazionale). Una organizzazione tradizionalmente di centrosinistra. Un po’ la stessa estrazione dell’assesssore Scilabra, che però ha “militato”, da studentessa di giurisprudenza, nella “Rum” (Rete universitaria mediterranea).
Secondo alcuni colleghi, però, da quando la studentessa si è insediata nella giunta Crocetta, ha disertato gli appuntamenti legati al suo ruolo nell’Ateneo, mantenendo però un ruolo di componente assente seppur non dimessa del Senato.
“L’assessore – si legge in una nota della Run – ha presentato le dimissioni dalla prestigiosa carica universitaria solo il 23 Aprile in prossimità del rinnovo delle rappresentanze, lasciando l’organo vacante per mesi. Infatti proprio per ovvi impegni istituzionali la Scilabra non è riuscita in questi mesi ad essere presente alle sedute, non garantendo la dovuta tutela agli studenti che le avevano conferito la fiducia in sede elettorale. Come associazione, – proseguono gli studenti – non abbiamo voluto sollevare la questione in precedenza, proprio perché erroneamente confidavamo nella buona fede della signorina Scilabra, che pur di non cedere il posto alla prima dei non eletti, ha palesemente agli occhi di tutti lasciato incompleta la sua funzione proprio in un periodo in cui il Senato Accademico si accingeva ad assumere decisioni fondamentali per l’Ateneo”.
La prima dei “non eletti” alla quale l’assessore avrebbe sbarrato la strada restando in carica al Senato si chiama Ilaria Falzone: “In questi mesi – racconta la studentessa – gli studenti non hanno avuto la possibilità di essere rappresentati al meglio in uno degli organi fondamentali di Ateneo a causa della mancanza di una sua componente, che in palese conflitto di interessi tra il ruolo di assessore alla Formazione e quello di senatore accademico non ha voluto abbandonare la carica preferendo lasciarla vacante. In qualità di avente diritto, anche se per un tempo più breve rispetto a quello che mi sarebbe dovuto spettare, – aggiunge – ho deciso di accettare l’incarico, in modo da assicurare ai miei colleghi studenti una dovuta rappresentanza, proprio in un periodo in cui il senato accademico si trova a prendere delicate decisioni. Intendo con ciò dimostrare all’assessore di essere estranea ai giochi di ruolo che in questi mesi sono stati anteposti ai diritti degli studenti”.
Una polemica, questa, che sta già accendendo le elezioni accademiche, previste per il 21 e il 22 maggio prossimi. “Il 23 aprile – replica però Francesco Natoli, della Rum – è passato già da un pezzo; non capiamo perché la questione venga sollevata solo adesso in piena campagna elettorale per le universitarie. Nelli Scilabra – prosegue – è stata una senatrice accademica presente e sempre attenta ai problemi degli studenti e a tutelare i loro diritti e anche da assessore regionale non ha dimenticato il mondo da cui proviene ed è stata l’unico amministratore della storia recente ad aumentare i fondi agli Ersu. Non crediamo faccia bene al mondo universitario – conclude Natoli – trascinare la campagna elettorale su questo piano. Per quanto ci riguarda i conflitti d’interessi dovrebbero essere cercati altrove; probabilmente l’“appetito” di qualcuno è stato disatteso”. Dello stesso tenore le dichiarazioni di un’altra associazione universitaria, l’Udu: “Ritengo estremamente strumentale – ha detto Marco Sucameli – un attacco simile nei confronti dell’assessore Scilabra da parte di un gruppo che in Ateneo si vede solo in tempo di elezioni. Ricordo che i rappresentanti Run erano presenti durante una riunione convocata dall’assessore ancora in carica al Senato e nessuno di loro ha posto il problema. Non esiste conflitto – ha aggiunto Sucameli – tra la carica di senatore accademico e assessore regionale, e se proprio di conflitto vogliamo parlare sarebbe interessante andare a spulciare le delibere del cda Ersu, organo in cui la Run ha sempre avuto forti interessi”.
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07 Maggio 2013, 21:12