26 Ottobre 2018, 13:42
1 min di lettura
Giornata da dimenticare, quella di oggi, per i tanti italiani che vivono e lavorano nelle grandi città: in queste ore, gli impiegati di trasporti, scuole e sanità hanno incrociato le braccia, prendendo parte allo sciopero generale proclamato dai sindacati di base. Usi, Cub, Sgb e Sial Cobas stanno infatti protestando contro la manovra economica del governo Conte, giudicandola “né popolare, né espansiva”.
Le ragioni. Alla base di questa grande mobilitazione delle parti sociali ci sono la critica alle misure “anti precariato” volute dall’esecutivo e la rivendicazione di riforme radicali, che aboliscano definitivamente il job act e la legge Fornero. I sindacati chiedono di “aprire una stagione contrattuale all’insegna della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, di fermare le fonti inquinanti dentro e fuori i luoghi di lavoro e di farla finita con le privatizzazioni e con le grandi opere inutili”.
Previste manifestazioni a Milano, Roma, Torino, Firenze, Napoli, Taranto, Palermo e Catania.
Pubblicato il
26 Ottobre 2018, 13:42