30 Agosto 2013, 10:40
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PALERMO – L’avvio della nuova stagione calcistica, nel capoluogo siciliano, oltre che sul campo, è stata segnata anche dall’emissione dei primi provvedimenti Daspo (il divieto di accedere alle manifestazioni sportive) emessi dal Questore di Palermo a seguito di disordini ed incidenti verificatisi in occasione dei primi due incontri stagionali allo stadio Renzo Barbera, le due gare di Coppa Italia Palermo-Cremonese e Palermo-Verona. In entrambi i casi, l’attività investigativa della “Squadra Tifoseria” della Digos di Palermo, oltre che l’attenta analisi di documentazione video elaborata dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, ha consentito di individuare alcuni dei responsabili di due distinti episodi di violenza.
Lo scorso 11 agosto, durante la fase di accesso allo stadio “Renzo Barbera” dove si sarebbe disputato l’incontro di Coppa Italia tra Palermo e Cremonese, alcuni supporters rosanero, impazienti di attendere l’imminente apertura di un tornello che consentisse loro l’accesso alla Curva Nord, abbattevano a calci e spallate il cancello dello stesso tornello, consentendo l’accesso nella struttura sportiva ad un centinaio di tifosi, molti dei quali sprovvisti di biglietto. Le immagini della Polizia Scientifica hanno consentito di individuare tre dei facinorosi che, tra il primo ed il secondo tempo, erano stati localizzati in Curva Nord e condotti presso gli uffici della Digos. I tre sono stati denunciati per danneggiamento di impianti sportivi e nei confronti di ognuno di loro è stato disposto un divieto di accesso a manifestazioni sportive della durata di due anni.
Un episodio più violento ha invece caratterizzato le fasi precedenti dell’incontro di Coppa Italia tra Palermo e Verona svoltosi allo stadio “Renzo Barbera” lo scorso 17 agosto. Una fitta sassaiola di una quarantina di tifosi rosanero nei confronti di un pullman a bordo del quale erano presenti tifosi scaligeri, all’altezza di piazza Giovanni Paolo II, ha fatto da prologo ad un violento contatto tra tifosi, sedato dall’intervento degli agenti. A conclusione degli scontri, oltre che un pullman danneggiato, si sono contati quattro feriti lievi. Anche in questo caso la Digos è riuscita a identificare un giovane tifoso palermitano, “attivamente” impegnato nell’aggressione e che, durante gli scontri, ha riportato a sua volta, una ferita. Il tifoso, dopo un primo maldestro tentativo di depistare i poliziotti, ha loro ammesso di far parte di una frangia del tifo organizzato rosanero e di esser giunto lo stesso pomeriggio degli incidenti nel capoluogo da Sant’Agata di Militello dove vive e di aver partecipato “coscientemente” agli scontri.
Il giovane è stato denunciato e dovrà rispondere dei violenti tafferugli verificatisi, nel corso dei quali è stato compiuto il reato di danneggiamento del pullman dei tifosi ospiti, e di alcuni cassonetti dei rifiuti divelti dalle proprie sedi e lanciati all’indirizzo dei tifosi veronesi, nonché il reato di violenza privata, per aver costretto, usando violenza, l’autista del pullman a fermare il mezzo, procurando allo stesso e ad altre persone lesioni personali aggravate. Il tifoso, non è nuovo ad episodi di violenza ed anzi nei suoi confronti, a seguito di disordini sugli spalti dello stadio “Granillo” di Reggio Calabria, durante un Reggina-Palermo del 2009, era stato emesso un Daspo della durata di due anni, cessato nel maggio del 2011.
Nei suoi confronti, con riferimento alle violenze di Palermo-Verona, è stato quindi emesso un DASPO di 5 anni oltre che la misura dell’obbligo di firma presso un posto di Polizia, misura quest’ultima già convalidata dall’autorità giudiziaria. Indagini sono in corso per l’identificazione degli altri tifosi palermitani coinvolti nei disordini.
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30 Agosto 2013, 10:40