03 Maggio 2013, 21:09
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PALERMO – I lavori per il tram sono appesi a un filo. Il contratto tra Sis, Amat, Regione e Comune scadrà il 24 maggio ma al momento il suo rinnovo è a rischio a causa di uno scontro a viso aperto tra Palazzo delle Aquile e l’azienda incaricata dei lavori. Stamattina si è svolto a Villa Niscemi un vertice che doveva servire per appianare le divergenze ma che si è trasformato in un reciproco scambio di accuse sul mancato rispetto del contratto.
Nel corso di un prossimo incontro, previsto per il 13, si tenterà di raggiungere l’intesa sul rinnovo. Entro il 24, inoltre, si attende il parere positivo della Corte dei Conti sul trasferimento di fondi (circa 87 milioni) a piazza Pretoria, sulla base della convezione firmata ad aprile tra il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta. Altrimenti è concreta la possibilità che si arrivi alla scadenza del 24 senza il prolungamento del contratto e pertanto si dovrà procedere a un nuovo bando di gara per l’assegnazione dei lavori. Il che significherebbe mettere a rischio il futuro lavorativo di 300 dipendenti della Sis e far perdere alla città, almeno per il momento, una delle sue opere in costruzione più importanti, i cui tempi di realizzazione si allungherebbero di almeno quattro o cinque anni.
Tutto è iniziato ieri sera quando l’ingegnere della Sis Lucio Perilli ha rilasciato un’intervista al blog “Mobilita Palermo”, nella quale accusava Comune e Regione “di non averci versato un centesimo. È da mesi che andiamo avanti così. Finché le banche ci hanno fatto credito abbiamo retto, ma ora abbiamo perso pure quell’appoggio e siamo con l’acqua alla gola”.
La prima reazione ufficiale alle accuse di Perilli è arrivata dalla presidente facente funzioni dell’Amat, Rosalia Sposito, che ha preferito usare toni molto più distensivi: “L’incontro di stamattina è stato positivo – ha commentato –. Sono stati analizzati tutti gli aspetti della vicenda. Il prossimo incontro sarà il 13 maggio. Siamo in attesa che la Corte dei Conti approvi la convenzione tra i soggetti coinvolti per poter fare il decreto di finanziamento da 87 milioni. Probabilmente ci sarà una proroga e la Sis si sarebbe detta disponibile a proseguire i lavori. Il Comune ha fatto quanto dovuto per lo sblocco dei fondi e comunque la Sis ha indubbie difficoltà legate ai creditori”.
In realtà, da quanto emerge dall’incontro, oggi tra i vertici amministrativi e quelli della Sis sarebbero volati gli stracci, con il sindaco Leoluca Orlando che ha sollevato diversi dubbi “sul percorso burocratico di questa opera, costellato da atti e comportamenti ai limiti della correttezza amministrativa”. Da fonti comunali si apprende che Palazzo delle Aquile ha accusato l’azienda di aver iniziato i lavori prima che il Ministero delle Infrastrutture e la Regione sottoscrivessero la perizia di variante, un documento imprescindibile perché un progetto da definitivo possa diventare pienamente esecutivo e quindi cantierabile. E così la Sis avrebbe portato avanti dei lavori e richiesto dei pagamenti senza averne il diritto. In certi casi la precedente Amministrazione avrebbe addirittura pagato somme non dovute, proprio a causa della mancanza della perizia. Infine, la cifra da versare alla Sis per il 2012 non sarebbe di 31 milioni di euro, come sosteneva Perilli, bensì di 25, “tutti regolarmente versati e corrispondenti alle somme effettivamente dovute secondo contratto”.
“Poiché la perizia di variante prevedeva un aumento notevole dei costi – fanno sapere ancora da Palazzo delle Aquile – la Sis lavorava senza la certezza di una copertura finanziaria. Appena insediato, il commissario Luisa Latella ha chiesto alla ditta di spiegare quali fatture presentate riguardavano il contratto di appalto e quali riguardavano la perizia di variante. Ebbene, soltanto il 21 luglio, dopo ben sette mesi, la Sis ha fornito una risposta. Quindi un primo ritardo nei pagamenti è dovuto alle loro mancanze, nonostante le nostre numerose sollecitazioni”.
Ad agosto del 2012 il Dicastero di via Nomentana ha siglato la perizia. Ma a questo punto è sorto un altro inghippo, perché a livello regionale il documento deve essere vidimato non solo dal governo ma anche da un’apposita commissione, decaduta però una volta che la Giunta Lombardo ha terminato il proprio mandato ed è subentrato il nuovo governatore Rosario Crocetta. A gennaio anche la Regione ha dato il suo ok. “L’approvazione finale della Regione – si legge in una nota del Comune – ha permesso la sottoscrizione della nuova convenzione e quindi ha rimesso in moto l’iter per procedere a nuovi pagamenti nei confronti della Sis, che aveva già eseguito una parte dei lavori previsti dalla stessa perizia”.
Ed è proprio sulla base di questo guazzabuglio burocratico che il Tribunale ha di recente respinto il decreto ingiuntivo con il quale la stessa Sis richiedeva all’Amat, che di questo progetto è la stazione appaltante, il pagamento di circa 31 milioni di euro. Resta da capire quali passi amministrativi debbano essere a questo punto compiuti perchè si arrivi alla proroga del contratto. Dal canto suo Orlando ha ribadito che “i lavori del tram hanno costituito e costituiscono per l’Amministrazione una delle priorità sia perché si tratta di una opera strategica nel piano dei trasporti, sia per l’ovvia ricaduta positiva sull’economia cittadina. La nostra azione ha mirato e mira a portare a compimento l’opera per il bene della città, in un quadro amministrativo rispettoso della legge”. “Quando la Regione erogherà al Comune le somme previste dalla nuova convenzione – ha spiegato l’assessore comunale alla Mobilità, Tullio Giuffrè – sarà possibile dare alla Sis una data certa per l’erogazione delle somme effettivamente dovute”.
L’assessore Bartolotta, invece, si dice convinto che “la Regione abbia fatto e farà il massimo per garantire le risorse e giungere a una soluzione positiva della vicenda. Per quanto riguarda la perizia, non sono al momento a conoscenza dei rilievi mossi dall’Amministrazione. Siamo in attesa del responso della Corte dei Conti sulla convenzione firmata ad aprile, ma penso che non dovrebbero esserci problemi, a meno che la Corte non chieda qualche chiarimento. Ma assicuro che i fondi ci sono. Abbiamo fatto il possibile per sbloccare un processo fermo da mesi”.
A complicare il tutto potrebbe esserci un’indagine della Guardia di Finanza, sulla quale però da piazza Pretoria fanno sapere “di non essere stati ancora ufficialmente informati”. Il 23 aprile la Procura avrebbe aperto un fascicolo a carico di ignoti per una serie di presunti illeciti che riguarderebbero proprio il mega appalto del tram dal punto di vista amministrativo e contabile.
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03 Maggio 2013, 21:09