Scorta al commissario Cicero | Venturi: “Nelle Asi il malaffare”

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10 Giugno 2012, 11:49

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I suoi provvedimenti nei confronti della criminalità organizzata infiltrata nei consorzi Asi, lo avrebbero esposto a rischi gravi. Per questo motivo ad Alfonso Cicero, al momento commissario liquidatore di tre Asi, e futuro presidente dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, è stata assegnata la scorta.

“I consorzi Asi – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Marco Venturi – sono il passato remoto, rappresentano il sistema clientelare che ha consentito a certa politica di fare affari, anche loschi. Tutto questo finirà con l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive: burocrazia zero, taglio di circa ottocento posti di sottogoverno che frutteranno risparmi per circa 4 milioni di euro, risposte celeri in tempi certi sono i punti forti di un organismo pensato per favorire la reale crescita, lo sviluppo e l’insediamento di imprese sane e non colluse”.

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Secondo Venturi, il “modello” Irsap agisce gia’ come incubatore in tre consorzi: Caltanissetta, Enna ed Agrigento: “tre Asi – si legge nella nota dell’assessore – sull’orlo del dissesto finanziario e ora ricondotte sulla soglia della normalita’, attraverso una direttrice unica che passa da legalità, trasparenza e un no deciso alle collusioni di ogni tipo. Un’azione forte e rischiosa condotta da Alfonso Cicero, eletto presidente dell’Asi Nisseno, e commissario straordinario ad Agrigento ed Enna e designato, per questo, come presidente dell’Irsap”.

“Perché non ci siano dubbi – ha proseguito Venturi – sul fatto che la designazione nasce dai meriti acquisiti nel corso della sua attivita’ di presidente e commissario straordinario – afferma Venturi – e’ bene che si sappia che Cicero da fastidio proprio perche’ in questi tre territori, sin dall’inizio, ha scelto di contrastare il sistema perverso che lega certa politica malata con gli interessi della criminalita’ organizzata attraverso la compiacenza o la connivenza anche dei colletti bianchi che, non decidendo, finiscono per favorire interessi torbidi. Si tratta di fatti documentati e gia’ sottoposti, con denunce ed esposti, all’autorita’ giudiziaria , e al seguito dei quali minacce, avvertimenti e “avvisi” anche subdoli non sono tardati ad arrivare. Cicero non va lasciato solo in questa battaglia in favore delle imprese sane e per il bene dello sviluppo del tessuto produttivo siciliano”.

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10 Giugno 2012, 11:49

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