07 Giugno 2018, 12:54
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CATANIA – È stato trasformato in una sala di registrazione, ma in origine era un appartamento di edilizia popolare destinato a famiglie bisognose: è quanto accertato dai poliziotti del Commissariato Borgo Ognina, nel corso di un controllo effettuato, nei giorni scorsi, nel plesso di case popolari denominato “Villaggio Dusmet”. Una situazione paradossale, quella verificata dagli agenti che hanno anche appurato che l’abitazione, nella quale era stata allestita una sala “professionale” con tanto di insonorizzazione, mixer e strumenti per il trattamento del suono, era stata assegnata a una persona che – evidentemente senza averne alcun bisogno – l’aveva ceduta a un congiunto che l’aveva destinata a tale uso. Il responsabile, ovviamente, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Diametralmente opposta la situazione di una famiglia che gli agenti hanno trovato ad occupare uno scantinato di appena 16 metri quadrati: l’immobile era stato loro “affittato” (ovviamente in nero) da un pregiudicato che l’aveva occupato abusivamente, come del tutto abusivo era il possesso dell’appartamento nel quale il pregiudicato medesimo abitava.
A fronte del versamento mensile di 100 euro, il nucleo familiare, che comprende anche un neonato di appena un mese, occupava un ambiente privo di finestre e di servizi igienici, approssimativamente allestito come appartamento e, come se non bastasse, infestato da insetti e da muffe che rendevano l’aria al suo interno irrespirabile. I poliziotti hanno invitato la famigliola a trasferirsi altrove, in attesa di una degna sistemazione (sono stati allertati i servizi sociali), dopodiché hanno proceduto a indagare in stato di libertà il pregiudicato, responsabile del reato di invasione di edifici. Parimenti, sono stati avvistati gli enti pubblici proprietari degli immobili, al fine di adottare i dovuti provvedimenti e, per quanto di competenza, la Guardia di Finanza e l’Ufficio dell’Entrate.
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07 Giugno 2018, 12:54