Pochi insegnanti di sostegno | I sindacati: “Carenze da sanare”

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09 Ottobre 2018, 16:40

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PALERMO- La carenza di insegnanti di sostegno non accenna a diminuire. Si tratta di un problema che sta creando parecchi disagi in queste prime settimane dall’avvio dell’anno scolastico. Si calcola che solo in Sicilia le cattedre da assegnare siano ancora duemila, di cui settecento nella provincia di Palermo.

Come funziona. Diventare docenti di sostegno necessita due specifici presupposti: l’abilitazione all’insegnamento e la specializzazione ad hoc per lavorare con gli studenti disabili. Segue l’inserimento in graduatoria.

La prima fase di convocazione interessa le graduatorie provinciali, gestite dall’Ambito territoriale (At, ex provveditorato). Esauriti gli elenchi, è prevista una fase due dove lo scorrimento avviene all’interno delle graduatorie d’istituto: la gestione stavolta spetta alle scuole che provvedono a selezionare insegnanti scorrendo fra prima, seconda e terza fascia. Ne fanno parte docenti abilitati, specializzati e non.

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Ma la mancanza di personale può spingere i dirigenti scolastici a valutare la strada successiva: è il caso della messa a disposizione (mad), un’auto candidatura corredata di curriculum vitae, che oggi gli aspiranti docenti possono presentare direttamente alle scuole, anche se sprovvisti del titolo di specializzazione per il sostegno. Sullo specifico funzionamento di ogni graduatoria è possibile consultare la nota numero 37856, emessa dal ministero dell’Istruzione il 28 agosto 2018.

“E’ assurdo che ci siano tanti posti vuoti ma che manchi personale specializzato” è la denuncia che fa Vito Cassata, segretario della CISL scuola nelle province di Palermo e Trapani. “Gli studenti disabili – prosegue il dirigente sindacale – , in Sicilia come in tutta Italia, necessitano di essere seguiti da insegnanti che abbiano il titolo per farlo. Attualmente, abbiamo riscontrato che molti alunni portatori di handicap sono rimasti scoperti. Nelle settimane scorse, la nostra sigla ha presentato un dossier per fare il punto sulle carenze della formazione. Pertanto, invitiamo le forze politiche, nazionali e regionali, a predisporre nuovi corsi che permettano al personale già abilitato di acquisire il titolo, ricevere l’assegnazione e garantire un servizio fondamentale nell’istituzione scolastica”.

 

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09 Ottobre 2018, 16:40

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