Scuola, il concorso a cattedra | del 2012: protesta dei docenti

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14 Febbraio 2014, 15:38

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PALERMO – Validità della graduatoria di merito, abilitazione all’insegnamento e riapertura delle graduatorie ad esaurimento. Sono le richieste dei docenti del “Coordinamento nazionale degli idonei a cattedra 2012”, che da questa mattina sono in sit-in davanti all’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia in attesa di essere ricevuti dal Direttore Generale Maria Luisa Altomonte. Si tratta di migliaia di docenti che hanno superato tutte le prove del concorso e sono inseriti nella graduatoria finale di merito, risultando, dunque, idonei all’insegnamento. Una protesta comune che coinvolge tutti i diciassettemila idonei al Concorso, che oggi fanno sentire la loro voce davanti a tutti gli Usr d’Italia.

“Il concorso – spiega Giuseppe Curia, coordinatore regionale dell’associazione – prevedeva l’assunzione dei vincitori, quindi di chi si trovava in posizioni utili. Questo bando, firmato Profumo è, però, in contrasto con il testo unico sulla legislazione scolastica 297 del ’94, in base a cui, nel caso in cui ci sia necessità di posti, possono essere chiamati anche coloro che sono risultati idonei. In particolare protestiamo contro quanto previsto dalle istruzioni operative emanate dal ministero in merito all’assunzione dei docenti sul sostegno, secondo le quali qualora la quota del 50 per cento dei posti di ruolo sul sostegno, assegnabile tramite le graduatorie di merito del concorso, superasse il numero dei posti previsti dal bando Profumo, i posti residui si assegnerebbero utilizzando le graduatorie di merito del ’99”.

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“E’ impensabile e irragionevole – continua Curia – ignorare i docenti che hanno superato tutte le quattro prove estremamente selettive del concorso del 2012 ed applicare invece lo scorrimento alle gdm obsolete risalenti al 1999. Perché, altrimenti, dar vita a un nuovo concorso a cattedra?”. I docenti chiedono, dunque, che venga considerata valida la graduatoria di merito e scorrimento della stessa oltre i posti messi a bando fino all’entrata in vigore della graduatoria del prossimo concorso, che venga loro riconosciuta l’abilitazione all’insegnamento e siano riaperte le graduatorie ad esaurimento, con il conseguente accesso alle stesse degli idonei. “Cosa che – tiene a precisare Curia – si è ripetuta per tutti i concorsi passati”.

Quella di oggi sarà soltanto la prima tappa di una protesta che vedrà i docenti, il 28 febbraio, assieparsi a Roma davanti al Miur e chiedere, successivamente, un’audizione in Commissione Cultura alla Camera dei deputati. “E’ avvilente – dicono i membri del Coordinamento – che non si lasci spazio al merito. La decisione di scendere in piazza va di pari passo con quella, già in atto, di un ricorso al Tar e al Consiglio di Stato e una raccolta firme per chiedere agli organi di rappresentanza politica che non sfuggano dalle proprie responsabilità. Sono diciassettemila gli idonei in tutta Italia. Solo se tutti uniti, avremo speranze che le nostre richieste siano ascoltate”.

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14 Febbraio 2014, 15:38

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