26 Luglio 2017, 18:36
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PALERMO – “Non c’è nessuna possibilità di rientro per migliaia di docenti siciliani, riteniamo urgente risolvere definitivamente la paradossale situazione di una regione che, con quasi 5 mila posti di sostegno in deroga, non riesce a garantire né la continuità didattica per gli alunni, né la stabilità professionale per gli insegnanti costretti a restare fuori dalla regione di origine”. Lo scrivono in una nota i sindacati della Scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola Uil Scuola e Snals Confsal, che stamani hanno partecipato ad un incontro con la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia sul contratto integrativo per la mobilità annuale dei posti da docente.
“Non ci sono state le condizioni per sottoscrivere il contratto integrativo regionale – spiegano Graziamaria Pistorino Flc Cgil, Francesca Bellia Cisl Scuola, Claudio Parasporo Uil Scuola e Michele Romeo Snals Confsal – chiediamo sin da subito l’intervento di tutte le rappresentanze politico-istituzionali regionali e nazionali per l’immediata apertura di un tavolo politico”. I sindacati hanno già chiesto un incontro all’assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano.”Questa situazione sembra configurarsi come una ‘inutile punizione’ per moltissimi docenti che da anni insegnano su questi posti e che non riescono a capire per quali ragioni non si possano ricoprire in via definitiva – dicono ancora i sindacati – ma solo di anno in anno, con provvedimenti tampone. Non c’è infatti nessuna apertura rispetto alle nostre proposte avanzate, tendenti ad armonizzare il contratto con le esigenze del territorio, così come avvenuto negli anni passati e nella corrente contrattazione di altre regioni”.
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26 Luglio 2017, 18:36