28 Agosto 2023, 08:57
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PALERMO – L’approssimarsi del mese di settembre rappresenta un impegnativo appuntamento per le famiglie: l’acquisto dei libri di testo, del corredo scolastico e di tutto l’occorrente per il ritorno dei figli a scuola. La crisi che attanaglia le famiglie e l’inflazione al 6%, rendono il montante complessivo della spesa per la scuola dei figli davvero gravoso, per molte famiglie, purtroppo, proibitivo.
Anche quest’anno Federconsumatori ha effettuato il consueto monitoraggio delle adozioni dei libri di testo, presso un campione rappresentativo di scuole medie inferiori e superiori di Palermo e Provincia, per ricostruire la spesa che le famiglie dovranno sostenere. I dati rilevati sono stati verificati con gli elenchi presenti nel sito dell’AIE, l’associazione degli editori.
“Il montante della spesa per i libri di testo, rispetto al precedente anno scolastico, ha subito una variazione di circa il 6%. L’indagine ha rilevato la spesa necessaria per l’acquisto dei libri di testo, adottati e consigliati, per l’iscrizione alla prima classe della scuola media inferiore e per la prima classe della media superiore” dichiara Pino Lo Bello, presidente di Federconsumatori Palermo “Per la prima media la spesa per i libri è, mediamente, di € 324, a cui bisogna aggiungere il costo di due dizionari. Per la prima classe superiore necessitano mediamente € 362, con oscillazioni da un minimo di € 298 a un massimo di € 476. Ai libri occorrerà aggiungere l’acquisto da 2 a 4 dizionari, il cui costo si aggira, mediamente, tra € 60/100 ciascuno”.
“Il dato che salta subito all’occhio è che il 70% degli istituti superiori monitorati ha sforato rispetto ai tetti di spesa ministeriali di ben oltre il 10%, mentre solo il 30% si è attenuto ai tetti ministeriali o con sforamenti contenuti sotto il 10%” sottolinea Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo, “È il caso di sottolineare che lo sforamento del 10% del tetto ministeriale sarebbe consentito solo se motivato da decisione del collegio dei docenti e avallato dal consiglio di istituto”.
“Per iscrivere un figlio al primo anno del liceo, tra libri di testo e libri consigliati e 2/4 dizionari, una famiglia dovrà spendere mediamente circa 640 euro. Giudichiamo positivamente la decisione in molti istituti di ridurre al minimo l’elenco dei libri consigliati da acquistare ad inizio anno”continua Vizzini “Alla spesa dei libri si dovrà aggiungere l’ulteriore spesa per il corredo scolastico, mediamente di circa 220 euro. Oltre il 50% dello stipendio di una famiglia monoreddito. Le conseguenze della povertà e del disagio sociale non dovrebbero compromettere in alcun modo il diritto allo studio; la mancanza dei libri di testo è le cause principali dell’abbandono scolastico”.
Le famiglie potranno risparmiare con i libri usati, laddove non si tratta di nuove adozioni. Ma è necessario porsi subito alla loro ricerca, procurandosi l’elenco dei testi adottati. Gli istituti più solerti lo hanno da tempo caricato nei loro siti, ma si può ritirare direttamente nelle segreterie delle scuole. Per verificare la conformità del testo usato con quello adottato è fondamentale verificare che il codice volume sia identico. È possibile comprare i libri nuovi, ma anche usati in alcuni casi, con un certo margine di sconto, dal 10% al 15%, in alcuni siti specializzati, amazon, ibs, libraccio, ecc”. È importante sapere che, in caso di acquisti online, qualora il testo dovesse essere difforme e/o in pessime condizioni, esiste il diritto al ripensamento, purché si rispettino i tempi e i modi per avvalersene. Un acquisto piuttosto oneroso è quello dei dizionari. Si trovano ormai un po’ ovunque, grandi magazzini e bancarelle comprese. Fare molta attenzione, però, che non si tratti di edizioni eccessivamente datate. Controllare la data di pubblicazione e preferire le edizioni più recenti.
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28 Agosto 2023, 08:57