Scuola, scatta la protesta |Uil: “Non siamo numeri”

di

01 Settembre 2015, 16:06

1 min di lettura

CATANIA – “Altro che Buona Scuola. Oggi, parte l’anno zero della Brutta Scuola!”. Lo afferma Salvo Mavica, segretario provinciale della Uil Scuola, che stamattina ha guidato il sit-in sindacale di protesta dinanzi l’Usp – l’ex Provveditorato agli Studi – in via Coviello.

Commenta Mavica: “Rivendichiamo i nostri diritti, innanzitutto quello di esercizio di democrazia partecipata. Le decisioni prese nel chiuso del Palazzo non vanno bene. La politica ricordi che i lavoratori della Scuola sono cittadini, non numeri”. “La riforma Renzi – spiega la Uil Scuola – è stata approvata con voto di fiducia in Parlamento, senza confronto con i sindacati, a dispetto della grande manifestazione del 5 maggio. Questa legge ha un impianto arretrato e autoritario, ma soprattutto contrasta i principi costituzionali della libertà di insegnamento e del diritto allo studio.

Articoli Correlati

Per i lavoratori della Scuola, molti rischi. Il personale ATA, intanto, è stato escluso dal piano delle assunzioni in un settore ancora senza rinnovo dei contratti rinnovato, sottoposto a nuovi e discrezionali meccanismi salariali”. “La nostra mobilitazione – aggiunge l’organizzazione di categoria Uil – non si ferma al sit-in di oggi in via Coviello. Con l’inizio del nuovo anno, peraltro, nelle scuole si riuniranno gli organi collegiali per deliberare sul Comitato di valutazione e sul Piano triennale dell’offerta formativa, previsti dalla riforma. Adesso, come mai prima, è necessario tenere alta l’attenzione su criteri, metodi, contenuti delle scelte. Unitariamente ci sentiamo impegnati a sostenere il lavoro dei collegi, a realizzare una fase di informazione e dibattito nelle scuole, anche attraverso le rappresentanze sindacali unitarie, per determinazioni coerenti e consapevoli”.

 

Pubblicato il

01 Settembre 2015, 16:06

Condividi sui social