14 Dicembre 2014, 07:11
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CATANIA – Hanno denunciato nero su bianco le carenze didattiche e strutturali dei loro istituti scolastici, stilando un documento ufficiale presentato qualche giorno fa al Provveditorato. Una scelta vincente pensata dal coordinamento giovanile autogestito Kaos che ha allestito vari banchetti sparsi nelle principali scuole catanesi nei quali i ragazzi hanno potuto esprimere il proprio disagio.
Le denunce. Palestre condivise da studenti di più istituti, è ciò che avverrebbe nella succursale del Liceo Spedalieri, calcinacci che vengono giù dai soffitti è la situazione denunciata invece dagli studenti dell’Archimede, tanto che alcuni di loro hanno deciso di esorcizzare il pericolo presentandosi in aula con caschetti da minotore, e ancora: pareti piene di crepe e infiltrazioni d’acqua renderebbero l’istituto Gemellaro prima delle ultime scuole di qualità della città.
Queste soltanto alcune delle oltre cinquanta problematiche venute fuori a seguito dell’iniziativa Kaos, quaranta circa i membri del coordinamento facenti parte sia dell’ambito scolastico che di quello universitario. Il loro invito è stato accolto da studenti e insegnati che in piena sinergia da settimane stanno collaborando al fine di ottenere dagli organi competenti risposte e soprattutto azioni di riqualifica concrete. Tra le lamentele la carenza di spazi pare essere stata denunciata dalla maggior parte dei coinvolti, la problematica infatti renderebbe le aule sovraffollate o peggio costringerebbe le classi a turni extra. Altro tasto dolente, sempre in relazione alla mancanza di spazi, sarebbe l’impossibilità di poter svolgere laboratori di indirizzo, come denunciato quasi all’unanimità dagli studenti del liceo artistico.
“Dal grande corteo organizzato lo scorso 14 novembre non ci siamo mai fermati – spiega Martina membro Kaos – abbiamo raccolto nei banchetti tantissime denunce, tutte sono state fatte pervenire in un unico documento al Provveditorato. Giovedì scorso siamo stati invitati nella sede della Provincia per discutere sui punti da noi esposti, tuttavia siamo ancora in attesa di risposte”.
Per far sentire in maniera ancora più forte la loro voce, da oltre una settimana ormai in molte scuole etnee gli studenti hanno deciso di proclamare l’autogestione. “In questo momento gli istituti in occupazione sono lo Spedalieri, il Boggio Lera, l’Archimede e il liceo artistico Emilio Greco – proseguono i membri Kaos – ogni scuola deciderà in assemblea fino a quando proseguire, nei prossimi giorni diffonderemo un documento ufficiale”.
Una settimana. Di fronte alle problematiche segnalate è questo il tempo richiesto giovedì dagli organi competenti che hanno incontrato in via Nuova Luce la delegazione di studenti: “pur essendo stati tutti molto gentili nei nostri confronti – concludono i membri Kaos – le risposte ricevute non sono state soddisfacenti, per questo non ci fermeremo”.
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14 Dicembre 2014, 07:11