Cronaca

Scuole, palestre e sindaci: Conte spiega le misure anti-Covid

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18 Ottobre 2020, 21:26

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Il premier Giuseppe Conte ha presentato le novità del Dpcm con le misure di contrasto anti-covid. Misure ‘dolci’, perché, nonostante la crescita dei contagi, si vuole assolutamente evitare il lockdown generalizzato. Qualcuno l’ha definita una ‘strettina’ che però era stata ampiamente prevista. Il governo vuole scongiurare situazioni estreme per la salute e per l’economia. Ecco i principali punti toccati dal Presidente del Consiglio che poi ha riposto alle domande dei giornalisti.

L’attività di bar e ristoranti

Secondo quanto ha chiarito il premier, le attività dei servizi di ristorazione che comprendono bar, pub, ristoranti, pasticcerie, etc etc saranno consentite dalle cinque del mattino fino a mezzanotte, ma con il consumo al tavolo e non più di sei persone a postazione. Il limite è alle diciotto, se non c’è la consumazione al tavolo. Non viene toccato il domicilio che rimane disponibile.

La scuola e il pubblico impiego

“La scuola è un asset fondamentale”, dice il premier. Impensabile il ricorso totale alla didattica a distanza, si parla di integrazione a quella in presenza.  “Previa comunicazione al Ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza”. Così si legge nel Dpcm.

“Nelle ambito delle pubbliche amministrazioni devono svolgersi riunioni a distanza, se non ci sono motivazioni particolari. Più smart working”.

Lo sport e le palestre

Il premier ammette che sul tema c’è stato un ampio dibattito, una discussione. Si tratta, probabilmente, di una espressione smussata per descrivere una forte diversità di vedute all’interno del governo. Il premier è stato chiaro: “Sono vietate sagre, fiere locali, mentre restano consentire le manifestazioni fieristiche nazioni e internazionali. Daremo alle palestre una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza, se questo avverrà non sarà necessario chiuderle”. “L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale”.

Il ‘coprifuoco’ dei sindaci

I sindaci che potranno disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, “dove si possono creare situazioni di assembramento”. In sostanza dei mini-coprifuoco. 

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La conferenza stampa del premier (DIRETTA TESTUALE)

Parla il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte sull’emergenza Coronavirus. Secondo le indiscrezioni, nel nuovo Dpcm, ci dovrebbe essere una stretta sulla movida, tre le nuove disposizioni e sullo sport dilettantistico. Ci dovrebbe essere la didattica mista, a distanza e in presenza. Le parole del premier, l’inizio della conferenza stampa è previsto per le 21.30, chiariranno gli argomenti più controversi. Parla Conte.

“Questo provvedimento dovrà consentirci di affrontare l’ondata di contagio per scongiurare il lockdown generalizzato”.

“I sindaci dopo le ore 21 potranno disporre la chiusura di vie e piazze dove ci sono assembramenti. Ristoranti, bar e gelaterie possono lavorare dalle cinque del mattino alle 21, se si sta seduti ai tavoli, altrimenti fino alle 18″.

“Le attività scolastiche continueranno in presenza, la scuola è un asset fondamentale”.

“Rimane vietato lo sport da contatto a livello amatoriale e non sono permesse competizioni delle attività dilettantistiche di base. Sono vietate sagre, fiere locali, mentre restano consentire le manifestazioni fieristiche nazioni e internazionali. Nelle ambito delle pubbliche amministrazioni devono svolgersi riunioni a distanza. Più smart working. Sulle palestre: daremo una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza, se questo avverrà non ci sarà ragione di chiudere le palestre”.

“Siamo consapevoli che imporremo sacrifici economici, c’è l’impegno del governo a ristorare. La strategia non può essere la stessa attuata in primavera”.

“In questi mesi abbiamo lavorato, abbiamo aumentato il personale sanitario, abbiamo più che raddoppiato i posti nelle terapie intensive, siamo tra i pochi paesi al mondo a distribuire una mascherina chirurgica a ogni studente”.

“Dobbiamo evitare che si faccia la fila di ore per il tampone, non abbiamo mai abbassato la guardia. Siamo consapevoli che esistono delle criticità. Questa strategia muove da una analisi dettagliata della situazione epidemiologica. Dobbiamo impegnarci per tutelare la salute e l’economia. Ma le misure più efficaci sono sempre quelle di base: la mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani. Dobbiamo impegnarci, la situazione è critica, ma il governo c’è”. Ora il via alle domande.

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18 Ottobre 2020, 21:26

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