04 Settembre 2014, 17:46
2 min di lettura
CATANIA – “Aspettando sempre che finisca questa lunghissima, stucchevole, transizione dalle Province ai Liberi Consorzi, vorremmo sapere chi dovrebbe occuparsi di applicare la legge sulla tenuta antisismica nelle scuole secondarie superiori di Catania e provincia. Nell’interesse dei lavoratori della scuola, degli studenti, dei cittadini, riteniamo anche doveroso chiedere quante verifiche strutturali sono state finora eseguite e quante eventualmente restano da fare”.
Lo affermano i segretari generali di UIL, UIL Scuola, UIL FPL e Feneal UIL Fortunato Parisi, Salvo Mavica, Stefano Passarello e Francesco De Martino che aggiungono: “L’apprezzabile attività svolta dai commissari che si sono succeduti alla guida della Provincia di Catania, Antonella Liotta e Giuseppe Romano, e il lavoro assicurato tra mille incertezze dai dipendenti dell’ente rischiano di essere messi in ombra dalle note difficoltà finanziarie dell’ente e dai colpevoli ritardi della Regione nella concreta definizione della riforma delle Province”.
Concludono Parisi, Mavica, Passarello e De Martino: “Le prove di resistenza allo stress sismico negli edifici pubblici, nelle scuole innanzitutto, e i successivi lavori di consolidamento non possono più aspettare. La UIL ancora nei giorni scorsi ha sollevato la questione a proposito dei plessi di competenza comunale, protestando per lo SbloccaCatania- che-non-c’è. Adesso, con maggiore forza, sollecitiamo che la Regione intervenga a sostegno dell’amministrazione provinciale per le competenze in materia di istituti secondari superiori e si faccia carico dell’applicazione della legge, non a caso varata dopo la tragedia de L’Aquila.
Al commissario Romano, cui ribadiamo massima collaborazione e stima, chiediamo intanto un incontro sullo stato delle strutture scolastiche di competenza provinciale e sul programma di realizzazione dei test antisismici, indispensabili per il finanziamento dei progetti di consolidamento. Queste sono le opere pubbliche buone, vere, che la UIL invoca da tempo a tutela dei cittadini e per il rilancio del settore edile, provato da una crisi senza precedenti nel Catanese dove in sei anni sono andati in fumo quasi il 70 per cento di posti di lavoro”.
Pubblicato il
04 Settembre 2014, 17:46