Se anche le ramaglie| a Palermo sono un problema…

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28 Agosto 2013, 21:14

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PALERMO – Anche le ramaglie, a Palermo, possono rappresentare un problema. Altro non si tratta del risultato della potatura degli alberi o del decespugliamento, ovvero erbacce, frasche e foglie che si accumulano abbondanti nelle aree verdi di una città dopo che i giardinieri le hanno pulite. Ramaglie che, di norma, vengono messe in sacchi e portate al vivaio per essere triturate e poi mandate in discarica.

Ma da qualche tempo la quinta città d’Italia deve fare i conti con il problema delle ramaglie, che da due settimane fanno bella mostra perfino sui marciapiedi: basta fare due passi in via Marchese di Villabianca, per esempio, per vederne a bizzeffe rendendo difficile perfino camminare. Oppure accumulate in mucchi, in balia del vento, nella villetta di piazza Scaffa, o ancora in viale dell’Olimpo, nello spartitraffico centrale di viale Regione siciliana o all’ingresso della città vicino il tratto che collega l’autostrada Palermo-Messina con viale Regione. “E’ successo che la discarica dove portiamo in questo momento le ramaglie che derivano dalle potature e dagli sfalci fino alla settimana scorsa era chiusa, e quindi abbiamo portato tutto al vivaio dove accumuliamo i residui in attesa degli scarrabili che li portino in discarica a Misilmeri – spiega l’assessore al Verde Giuseppe Barbera – per fortuna potevamo tenerle nel vivaio”. A causare il problema, però, secondo l’assessore contribuiscono anche lo scarso coordinamento tra Gesip e Rap e la scarsa dotazione dei mezzi per il conferimento. “Si tratta di tre fattori che hanno contribuito a creare il problema – dice Barbera – ma già da domani potremo tornare a portare tutto a Misilmeri”. A fronte di 500 operai che si occupano di verde, divisi fra chi pota e chi raccoglie, i mezzi a disposizione per il trasporto sono assai di meno.

“E’ palese agli occhi di tutti la necessità di rivedere, come da anni chiediamo, servizi e forza lavoro e distribuzione degli incarichi – dice Salvo Barone di Asia – lo scaricabarile causa dei disservizi e non permette a chi svolge il lavoro in maniera esemplare che questo emerga. Il nove settembre sarà l’occasione giusta per affrontare in maniera seria una razionalizzazione di servizi, economie e personale finalizzata a salvaguardare posti di lavoro e retribuzioni e offrire alla città i servizi che merita”.

Via Marchese di Villabianca

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Piazza Scaffa

 

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28 Agosto 2013, 21:14

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