08 Ottobre 2013, 20:29
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PALERMO – “Faccio fatica a interpretare i movimenti della politica siciliana. Domani sarò a Palermo e cercherò qualche chiarimento ulteriore”. L’esito del vertice di Palazzo d’Orleans non è così “chiaro”. Nemmeno per l’assessore all’economia Luca Bianchi: “Sto leggendo le notizie. Qualcuno parla di nuove polemiche, di altri di nodi ancora da sciogliere. Non so come interpretare questi fatti”.
Ma una cosa è certa. L’assessore non ha cambiato idea. Senza il Pd in maggioranza, non si va avanti. E la scelta di lasciare il governo, dopo aver già posto nelle mani di Crocetta il proprio mandato (“in attesa di un chiarimento nel partito”) rimane in piedi. “La mia posizione – conferma Bianchi – è sempre quella. Se il Pd è davvero ancora fuori dalla maggioranza, ne prenderò atto. Domani sarò a Palermo. Chiederò un incontro al segretario Lupo. E chiederò se le cose stanno davvero così, e se si tratta di una scelta definitiva del Pd”.
Se la risposta sarà affermativa, il passo successivo non potrà che essere uno: “Attendevo – ribadisce Bianchi – una posizione chiara in occasione della convocazione del presidente della Regione all’Ars, prevista per giovedì. Ma leggo che questo appuntamento salterà. E anche in questo caso non riesco a dare un senso a questo fatto. Ma non mi posso mettere lì a verificare le sfumature, considerata l’estrema difficoltà finanzaria, che sta attraversando la Sicilia. Non possiamo, insomma – prosegue Bianchi – aspettare ancora, restando in questa situazione ambigua. I contenuti dell’incontro di oggi me li farò riferire direttamente da chi ha partecipato. E se mi diranno che non ci sono elementi nuovi rispetto a due settimane fa, dovrò ribadire che nemmeno io ho cambiato idea”.
Vale a dire: dimissioni se il governo non verrà sostenuto dal Pd. “Oggi – racconta Bianchi – ho incontrato il ministro Saccomanni. E sono andato in nome di Crocetta. Ma la situazione è sempre la stessa e io mi trovo ‘a valle’ delle decisioni. Certo, se i dirigenti del Pd e il governatore hanno intenzione di incontrarsi ancora, forse c’è un margine per dialogare. Ma io ho tanto da lavorare, non posso perdere tempo a interpretare le posizioni e i pensieri. Una cosa è certa: non si può affrontare una Finanziaria come questa senza una maggioranza chiara. E se domani mi diranno che una maggioranza chiara non c’è, – conclude Bianchi – potrei anche lasciare la giunta il minuto dopo”.
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08 Ottobre 2013, 20:29