Se questo è un carcere

di

25 Aprile 2010, 03:27

2 min di lettura

Lo sappiamo: ci sono cose più emozionanti. C’è la crisi politica in  Sicilia. C’è il campionato. C’è l’incontro Berlusconi-Miccichè… Eppure, Livesicilia, in questo turbine lampeggiante di emozioni, sceglie di dedicare ancora una volta la sua attenzione al carcere, per il  consueto speciale domenicale. Il nostro è un “ancora una volta” disperato però non a mani alzate. Disperato perché sappiamo di combattere una battaglia solitaria.
Oltre la cortina fumogena delle belle apparenze, infatti, abbiamo imparato  ad apprendere la dura verità, a scontarla come una pena. Di galera non gliene frega niente a nessuno.  E non gliene frega niente a nessuno, perché quell’umanità colpevole (in qualche caso innocente)  e dolente, nascosta alla vista, segregata e seviziata, sembra fatta apposta per essere dimenticata. Dimenticata nell’approssimarsi di un’altra estate al mare, nascosta dalle rutilanti liti per il potere, segregata dal rimbalzo giocoso del pallone domenica e infrasettimanale. Chi volete che scriva e che parli dei carcerati, a parte i radicali? Chi volete che si interessi alla vita che scorre nei luoghi di pena, se non ci sono suicidi da commentare? Il dramma penitenziario siciliano e italiano respira a fatica in una propria dimensione invisibile agli occhi degli uomini liberi. Perché gli uomini che camminano a cielo scoperto se ne fregano, semplicemente. O pensano che un surplus di sofferenza da galera sia meritato, in barba alla legge e alla costituzione, come se l’ombra del portone di una prigione fosse una ghigliottina col compito di separare un cittadino dai suoi diritti.
Le cifre, via Ansa: “Sono 67.452 i detenuti reclusi nelle carceri italiane, 42.530 italiani e 24.922  stranieri. Sono inoltre 29.791 i detenuti in attesa di giudizio mentre 35.708 i ‘definitivi’. Questi i dati del Dap sulla presenza nelle carceri a fine aprile elaborati dall’associazione ‘Ristretti Orizzonti’. La regione con il più alto numero di detenuti, al 28 febbraio scorso quando i detenuti risultavano essere 66.692, è la Lombardia (9.067) seguita da Sicilia(8.043), Campania(7.913), Lazio (6.060), Piemonte(5.076). Al polo opposto la Valle d’Aosta con solo 262 detenuti. L’etnia straniera più presente negli istituti di pena è quella  marocchina con 5.268 detenuti, seguita da quella romena (3.225), tunisina (3.178), albanese (2.935), nigeriana (1.182) e algerina (1.022)”.
E adesso arriva l’estate. Il caldo aumenterà. I suicidi aumenteranno. Il carcere, oggi, serve soprattutto un ingranaggio ingiusto. E’ la discarica dei delinquenti comuni, l’inferno della povera gente, la cloaca degli espulsi dalla società. Se hai i soldi puoi difenderti dal carcere e dai processi per direttissima. Altrimenti, lasciate ogni speranza.
Si possono per un momento mettere da parte gli altri emozionanti protagonisti
della vita quotidiana per raccontare l’orrenda galera? Noi pensiamo di sì. Forse qualche lettore la penserà in modo diverso. Resista per un poco, solo un poco, allora. Lo preghiamo e ci scusiamo. Resistere, resistere, resistere.
Tra un po’ ricominciano le partite.

Articoli Correlati

Pubblicato il

25 Aprile 2010, 03:27

Condividi sui social