15 Settembre 2013, 14:16
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PALERMO – A fare nascere la scintilla sarebbe stata una discussione tra due giovani: uno dei due avrebbe rivolto un complimento alla ragazza dell’altro e, da quel momento in poi, si sarebbero scaldati gli animi. Il racconto di chi si trovava stanotte alla Vucciria, la zona del mercato che la sera diventa luogo di ritrovo per centinaia di giovani, si snoda tra inseguimenti, urla improvvise e paura. Una guerriglia.
Dopo quella alla Magione, una maxi rissa si è infatti verificata intorno alle 5 a piazza Garraffello. Tra i tavolini che ancora ricoprono l’area e gli ambulanti che vendono panini, almeno venti giovani avrebbero dato vita a vere e proprie scene di violenza, inseguendosi fino a piazza Caracciolo e la traversina che porta in corso Vittorio Emanuele. Ad assistere alle fasi che hanno gettato nel panico chi si trovava sul posto a sorseggiare l’ultima birra del sabato sera, almeno cinquanta persone, come racconta uno dei negozianti:
“Mio nipote mi ha raccontato che forse un ragazzo è stato accoltellato – dice – ma non so chi sia, perché non è arrivata nemmeno l’ambulanza. So soltanto che la notte qui c’è di tutto. Noi, come commercianti cerchiamo di essere in regola, ma quello che si verifica quando fa buio va ben oltre la legalità”. Fatto sta che la polizia, una volta arrivata sul posto ha trovato soltanto una decina di giovani spaventati, ma nessuna traccia di chi aveva dato vita alla rissa.
“Sì, a quanto pare erano scappati tutti – aggiunge il titolare di un bar della zona – ma quello che mi hanno raccontati ha dell’incredibile. E’ assurdo che qui possano circolare le bottiglie di vetro fino all’alba, chi è ubriaco spesso le lancia e provoca gli altri senza alcun motivo”.
E proprio questo sarebbe successo stanotte: qualche bicchiere di troppo, poi gli insulti, la gelosia e le minacce. Al punto che alcuni ragazzi avrebbero assistito a lanci di sedie e al ribaltamento violento dei tavolini di plastica. “Io non so nulla – dice un anziano fruttivendolo che sta per chiudere per pranzo – ma non mi stupisce. Questa zona è diventata un giungla, la sera non ci sono controlli e c’è troppa gente fino alle 6 del mattino: una rissa del genere non può essere subito sedata. Anzi, quando succede vengono spesso coinvolte altre persone e prima o poi qualcuno si farà davvero male”.
E soltanto qualche settimana fa una maxi rissa si era verificata a piazza Magione. Anche in quel caso quelle a cui avevano assistito centinaia di giovani erano state scene da Far West: bottiglie rotte lanciate in aria, pezzi di vetro utilizzati come armi, minacce e insulti. Quella sera, nessuno aveva chiamato la la polizia.
“Avevamo chiesto ad inizio settimana, nel corso di un confronto radiofonico con l’assessore Di Marco – dice Antonio Ferrante dell’associazione ‘Vivo Civile’ – che venissero pattugliate stabilmente la Vucciria e le zone franche della nostra città dopo il grido di allarme che ci è giunto da tanti cittadini. Ancora una volta non ci hanno dato retta, dobbiamo aspettare il morto per riportare la legalità in tutta Palermo? Diciamo da mesi le stesse cose – aggiunge – è necessario un intervento deciso dove l’illegalità fa da padrona a danno di cittadini e commercianti onesti cercando di trasmettere il messaggio che le parti sane della città devono unirsi per riconquistare le zone ormai abbandonate al caos.
Speriamo che almeno stavolta, a differenza di quanto accaduto con la pronuncia del Tar, l’amministrazione faccia un serio mea culpa e prenda finalmente quei provvedimenti che da mesi chiediamo con forza. Come cittadini – conclude – aspettiamo dal Comune risposte plausibili”.
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15 Settembre 2013, 14:16